Progettato per ridurre al minimo il rischio biologico, come Covid-19, il nuovo WristLab-Pro identifica l’operatore tramite tessera RFID o riconoscimento facciale
Dopo la pandemia da Covid-19, per le postazioni di test ESD è diventata evidente la necessità di minimizzare il rischio biologico legato alla possibile trasmissione di infezioni per contatto indiretto tra le persone.
Nelle comuni stazioni di test ESD esistono principalmente tre “vie di infezione” attraverso le quali virus, batteri o altri agenti patogeni possono infettare gli operatori:
– il touchplate, la piastra metallica ad alta tensione che tutti toccano con il dito;
– i connettori di ingresso dei braccialetti (presa a banana e bottoni a pressione);
– i pulsanti o selettori di impostazione dello strumento.
La piastra touch, i connettori ed i pulsanti devono essere disinfettati dopo ogni diverso utilizzo da parte dell’operatore.
Il nuovo Stazione di prova Watchlab-Pro offre soluzioni innovative e semplici a queste nuove esigenze sanitarie.
Ogni operatore infatti ha la sua personale touchplate ed i suoi personali connettori di ingresso per il braccialetto.
Wristlab-Pro include 5 ingressi separati per 5 operatori diversi.
È possibile aggiungere allo strumento moduli opzionali di unità di espansione per aumentare gli ingressi disponibili.
L’ultima “via di infezione” sono i pulsanti di configurazione dello strumento che solitamente vengono utilizzati dall’operatore per selezionare la modalità di misurazione adatta a lui e ai suoi compiti specifici. Nella progettazione dei nuovi WatchLab-Pro abbiamo quindi cercato di limitarne il più possibile l’utilizzo, non solo per scopi sanitari, ma anche per velocizzare i tempi di accesso alle aree EPA e per semplificare la formazione del personale all’utilizzo dei dispositivi le stazioni di prova ESD.
A questo scopo è possibile aggiungere a ciascun Watchlab-Pro l’opzione Modulo di riconoscimento per identificare l’operatore tramite tessera RFID o riconoscimento facciale. Questi sistemi di riconoscimento sono entrambi contactless e quindi a rischio biologico zero. Il Modulo di Riconoscimento è in grado di riconoscere fino a 300 utenti e per ogni operatore identificato verrà eseguita la modalità di misurazione precedentemente assegnata. In pratica ad ogni operatore è associato un “profilo” tra i 10 disponibili in totale. La modalità di misura, i limiti inferiore e superiore della resistenza, ecc… sono specificati nel profilo associato.
La nuova stazione di test WristLab-Pro attraverso queste 2 opzioni (l’Unità di Espansione e il Modulo di Riconoscimento) può essere configurata per soddisfare diverse esigenze e può anche essere ampliata in un secondo momento.
Di solito ci sono quattro modalità di misurazione nelle stazioni di prova ESD:
– SOLO CINTURINO DA POLSO
– SOLO CALZATURE
– CINTURINO DA POLSO E CALZATURE
– MANI LIBERE (HF); non viene utilizzata la piastra tattile, la corrente di misura scorre da un piede all’altro e viene misurata la somma delle resistenze delle due scarpe.
Mani libere Plus di WristLab-Pro
Il WristLab-Pro introduce una modalità di misurazione aggiuntiva chiamata HANDS FREE PLUS (HF+). Nella misurazione HF+ l’operatore testa inizialmente la calzatura in modalità Hands Free e poi decide se scendere dalla pedana e terminare il test oppure inserire il connettore del cinturino e toccare la propria placca metallica in modo da effettuare un “WRISTSTRAP & FOOTWEAR” misurazione. , dove il valore delle scarpe è indicato singolarmente e non più dalla somma delle due.
HF+ offre una soluzione più flessibile, sotto la responsabilità di un operatore qualificato.
Questa innovativa stazione di test è 100% Made in Italy, sviluppata da Iteco, specialista in strumentazione di misura ESD da molti anni, e su questo nuovo prodotto è in attesa di brevetto.
Caratteristiche tecniche:
– Ha un’interfaccia chiara e intuitiva. Dopo il test, il display sinistro mostra la resistenza misurata sul cinturino, mentre il display destro mostra la resistenza della calzatura. Se il test PASSA, il LED al centro si illumina di verde. Se invece il test FALLISCE il LED si accende di rosso. Viene emesso un segnale acustico diverso anche per PASS e FAIL.
– Dispone di termoigrometro incorporato per registrare i valori UR/T ambientali che sono parametri fondamentali per valutare al meglio i risultati delle misurazioni.
– È compatto (165x110x50 mm) e può funzionare sia collegato alla rete elettrica sia utilizzando una batteria da 9 V per consentirne la portabilità (in questo caso le modalità HF e HF+ sono disabilitate a causa dell’elevato consumo energetico).
– E’ dotato di 4 potenti magneti per agganciarlo/sganciarlo facilmente da qualsiasi supporto metallico. In un attimo si fissa su un supporto a colonna in metallo oppure su una parete dove è stata precedentemente avvitata la piastra metallica di aggancio/sgancio rapido.
– Il campo di misurazione del cinturino e di ogni singola scarpa è compreso tra 50 KΩ e 2 GΩ. Le soglie inferiore e superiore possono essere impostate su qualsiasi valore compreso nel campo di misura, in modo da soddisfare i requisiti della norma IEC 61340-5-1, ANSI S20.20 o Atex che vuole 1 GΩ come limite superiore per la calzature. La tensione di misurazione è selezionabile tra 50 V o 100 V.
– Uscita relè per comandare l’apertura della porta di accesso all’area EPA.
Unità di espansione
Questi moduli vengono utilizzati per aumentare le voci disponibili di 20 unità/cad. Ad esempio, aggiungendone 3, si ottengono complessivamente 60 voci extra disponibili, oltre alle 5 integrate nello strumento, che potrebbero essere riservate per comodità ai visitatori esterni. Le Unità di Espansione sono eleganti pannelli di colore blu; sopra ogni voce è presente uno spazio apposito per apporre un adesivo con il nome o il numero identificativo dell’operatore associato.
Sono distanziati dal muro in modo che tutti i cavi di collegamento possano passare comodamente e nascosti dietro di essi.
Modulo di riconoscimento
Aggiungendo questa opzione l’operatore potrà essere riconosciuto tramite tessera o tramite riconoscimento facciale. Il Modulo ha un display touchscreen da 3,2″ ed è in grado di riconoscere fino a 300 utenti.
Le carte supportate dal suo lettore RFID interno sono tutte carte EM e opzionalmente anche le Mifare.
Il riconoscimento facciale si avvale di due telecamere a infrarossi ad alta definizione che permettono l’identificazione anche in condizioni di scarsa illuminazione.
È funzionale a tutti gli utenti indipendentemente dalla carnagione, dall’espressione del viso, da barbe e acconciature e dall’eventuale presenza della maschera.
Il Modulo di Riconoscimento è conforme al Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (UE) 2016/679 (GDPR), infatti questo dispositivo biometrico utilizza uno speciale algoritmo (BioNANO) per crittografare i dati biometrici in modo non reversibile.
Il Modulo si collega alla LAN aziendale tramite cavo RJ45 o Wi-Fi e viene fornito con il software EPA Access Manager.
È da notare che il Modulo di Riconoscimento e la stazione WatchLab-Pro funzionano ininterrottamente anche durante una temporanea disconnessione dalla rete LAN e non richiedono alcun software server PC sempre in esecuzione. Tutti i dati di accesso sono infatti memorizzati internamente nel Modulo di Riconoscimento e il software EPA Access Manager viene utilizzato solo occasionalmente per configurare il sistema e scaricare i report di accesso.
Gestore dell’accesso EPA
Il software e tutti i suoi futuri aggiornamenti sono freeware. È incluso nell’opzione Modulo di riconoscimento e richiede Windows 10/8/7/XP per essere eseguito.
Permette di:
– Salvare un file di report degli accessi all’area EPA (data e ora, UR/T, operatore, valori di resistenza ecc.) per monitorare la validità nel tempo dei dispositivi di protezione individuale.
– Importare/esportare i dati biometrici e delle carte RFID di tutti gli operatori per un utilizzo di backup o per duplicarli su diverse stazioni di test. La stessa operazione può essere effettuata direttamente sul Modulo di Riconoscimento tramite chiavetta USB.
– connettersi a diversi Moduli di Riconoscimento e alle relative stazioni WatchLab-Pro associate, per gestire diversi punti di accesso con un’unica applicazione.
Tutte le operazioni eseguite dal software avvengono in background. Finora la stazione di test può continuare ad abilitare gli accessi anche durante il download del report di accesso sul PC.