Sulla carta i numeri finora giocano a suo favore. Complessivamente, questi tre gruppi – PPE, Socialisti & Democratici e Renew – sono ora destinati a sommare fino a 407 seggi al Parlamento europeo, secondo i dati aggiornati. Le servono solo 361 voti per far approvare la sua candidatura.
Tuttavia, non tutti i parlamentari del PPE la sosterranno, compresi soprattutto i politici francesi del PPE che la vedono come una leale non alla famiglia politica, ma al loro rivale presidente francese Emmanuel Macron.
Esperti e funzionari di partito ritengono che più del 10% dei parlamentari di ciascuno dei tre gruppi centristi – incluso il suo stesso PPE – si opporranno o si asterranno.
Accordi dietro le quinte
È probabile che un frenetico mercanteggiamento dietro le quinte inizi sul serio man mano che le acque si depositano sul risultato elettorale. Von der Leyen avrà l’opportunità di esporre il suo caso direttamente ai leader tedeschi, francesi e italiani al vertice del G7 che inizierà giovedì in Italia.
I leader dell’UE si incontreranno lunedì prossimo a Bruxelles, seguito da un altro vertice alla fine di questo mese per definire accordi sui ruoli più importanti nelle istituzioni europee, comprese le presidenze del Parlamento e del Consiglio europeo. Il discorso di Von der Leyen rappresenterà una mano sicura in mezzo alle turbolenze politiche e di sicurezza.
Inoltre, non saranno solo i numeri parlamentari a determinare il destino di von der Leyen.