In linea con il Proposta di strategia sui vaccini di giugno 2020la Commissione europea ha negoziato intensamente per costruire un portafoglio diversificato di vaccini per i cittadini dell’UE a prezzi equi. Sono stati conclusi contratti con 8 promettenti sviluppatori di vaccini, assicurandosi un portafoglio fino a 4,2 miliardi di dosi.
Le consegne di dosi di vaccino ai paesi dell’Unione Europea sono aumentate costantemente dopo dicembre 2020.
Entro l’estate del 2023, circa l’84,8% della popolazione adulta dell’UE aveva ricevuto la vaccinazione primaria (una o due dosi) contro il Covid-19. La Commissione ha inoltre negoziato tre contratti aggiuntivi con le aziende farmaceutiche per garantire più vaccini contro il Covid-19: per i giovani, per i partner internazionali dell’UE, per i richiami e per proteggersi da nuove varianti. Nel settembre 2022 ha autorizzato due vaccini di richiamo adattati.
Una vaccinazione efficace e ampia è stata la migliore strategia per superare la pandemia. Basatosulle prove dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, tutti i vaccini autorizzati nell’UE si sono rivelati altamente protettivi contro il ricovero ospedaliero, le malattie gravi e la morte, con un’efficacia nella popolazione generale superiore all’80%.
Esisteva un chiaro legame tra il livello di vaccinazione, il ricovero ospedaliero e il tasso di mortalità: maggiore è il tasso di vaccinazione, minore è il rischio di essere ricoverati in ospedale o di morire.
L’aumento dei tassi di vaccinazione di tutti i gruppi ammissibili, in particolare degli anziani, dei soggetti vulnerabili e degli operatori sanitari in tutta l’UE, è stata quindi la prima priorità per controllare la diffusione del COVID-19.
Le prove hanno dimostrato che le dosi di richiamo offrivano un aumento significativo della protezione contro infezioni e malattie gravi. Nel luglio 2022, in vista della recrudescenza delle infezioni da COVID-19, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie e l’Agenzia europea per i medicinali hanno raccomandato una seconda dose di richiamo di vaccini COVID-19 per le persone di età compresa tra 60 e 79 anni e per le persone con patologie mediche. condizioni che li espongono ad alto rischio di malattie gravi.
Mentre l’OMS annunciato del 5 maggio 2023 che la pandemia non costituisce più un’emergenza sanitaria globale, l’UE resta vigile e continua a garantire la vaccinazione dei soggetti vulnerabili.
Per garantire dosi sufficienti, la Commissione ha anche lavorato a stretto contatto con l’industria per aumentare la capacità di produzione di vaccini nell’UE. Allo stesso tempo, la Commissione ha iniziato a lavorare per anticipare e affrontare le nuove varianti del virus e per sviluppare e produrre rapidamente vaccini efficaci contro tali varianti su larga scala, lanciando ERAl’Autorità europea per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie. HERA anticipa le minacce e le potenziali crisi sanitarie, attraverso la raccolta di informazioni e la creazione delle capacità di risposta necessarie per consentire una risposta rapida alle emergenze sanitarie.