Una galleria fotografica di una landa desolata elettronica: Guiyu, Cina

Cosa succede quando si butta via un vecchio MacBook o un telefono? Molto probabilmente, viaggerà a Guiyu, una città nella provincia del Guangdong, nella Cina sud-orientale. La città ha una popolazione di 150.000 abitanti e ospita milioni di libbre di rifiuti elettronici scartati come computer, cellulari e dischi rigidi.

Poiché è più economico smaltire i dispositivi elettronici usati spedendoli via anziché riciclarli e riutilizzarli correttamente, questa è diventata la principale fonte di reddito della regione. Guiyu ha oltre 5.500 aziende, la maggior parte delle quali sono a conduzione familiare, che smontano i vecchi dispositivi elettronici per metalli preziosi come rame e piombo. Insieme, queste aziende impiegano decine di migliaia di persone che smantellano collettivamente 1,5 milioni di libbre di rifiuti scartati all’anno. La città, tuttavia, non ha gli strumenti e le precauzioni di sicurezza adeguati per gestire così grandi quantità di rifiuti. Di conseguenza, il processo è incredibilmente pericoloso per le persone e l’ambiente circostante. Per estrarre i metalli da un circuito stampato, i lavoratori bruciano ogni parte su un fuoco aperto; questo processo rilascia grandi quantità di gas tossici nell’aria e nell’approvvigionamento idrico della città.

In uno studio del 2008 intitolato Concentrazioni di metalli pesanti nella polvere superficiale derivante dal riciclaggio dei rifiuti elettronici e le sue implicazioni per la salute umana nella Cina sud-orientalei ricercatori hanno scoperto che nei cortili delle scuole, oltre che nelle fabbriche, erano presenti livelli elevati di piombo, rame e zinco.

Organizzazioni come Greenpeace hanno esortato i principali produttori di elettronica a ridurre la quantità di sostanze chimiche pericolose utilizzate nell’elettronica e a riprendere la loro merce per un corretto riutilizzo e smaltimento. Tuttavia, la discarica continua a crescere, con altre discariche che iniziano a spuntare in tutto il mondo, tra cui Agbogbloshie, Ghana, dove ogni anno vengono smaltiti milioni di tonnellate di metallo.