Rivalutazione pensione 2024, scopri cosa cambia: da gennaio previsti aumenti fino a 130 euro. Il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, d’intesa con il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Elvira Calderone, ha firmato un decreto che istituisce, a partire dal 1° gennaio 2024, un adeguamento all’inflazione delle pensioni pari a +5,4%. Il provvedimento è stato annunciato dal Mef. L’aumento, che sarà applicato seguendo la normativa vigente, si basa sulla variazione percentuale degli indici dei prezzi al consumo forniti dall’Istat il 7 novembre 2023.
Aggiornamento sulla perequazione delle pensioni
L’adeguamento della perequazione delle pensioni relativo all’inflazione 2022 è stato anticipato al 1° dicembre 2023. Tale aggiustamento, pari allo 0,8%, serve a compensare l’inflazione effettiva del 2022, che è stata pari all’8,1%. . La data di pagamento è stata confermata nel decreto legislativo che accompagna la manovra del governo Meloni.
Introduzione alla rivalutazione delle pensioni
Il bilancio 2024 ha introdotto modifiche per preservare il potere d’acquisto delle pensioni e proteggerle dall’inflazione. Tra questi, l’anticipo della rivalutazione delle pensioni a dicembre 2023. Dettagli della rivalutazione 2023 La rivalutazione Istat definitiva per il 2023 è stata fissata all’8,1%, rispetto alla precedente stima del 7,3%. Si registra pertanto un aggiustamento dello 0,8%. Esempio di rivalutazione 2023:
- Pensione di 1.000 euro
- Rivalutazione provvisoria: 7,3% = +73 euro
- Rivalutazione definitiva: 8,1% = +81 euro
- Adeguamento: +8 euro
- Totale: 1.081 euro
Adeguamento delle pensioni per il 2024
L’adeguamento all’inflazione delle pensioni per il 2024 è stato fissato al 5,4%, in linea con i dati forniti dall’Istat.
Da gennaio aumenti fino a 130 euro
Da gennaio le pensioni sono un po’ più pesanti, anche se non nello stesso modo per tutti. Il governo ha fissato l’aggiustamento dell’inflazione per il prossimo anno al 5,4%. Ma in virtù del meccanismo a fasce che garantisce la piena perequazione solo per indennità fino a circa 2.200 euro, gli aumenti saranno diversificati, fino a un massimo di 130 euro nelle fasce in cui si concentra la maggioranza dei pensionati.
La rivalutazione del 2024
Rispetto all’inflazione, con il tasso fissato al 5,4%, significherà nel 2024 aumenti fino a 122 euro per gli assegni fino a quattro volte il minimo, quelli per i quali si prevede il pieno recupero dell’aumento dei prezzi, cioè quelli fino a 2.272,96 euro lordi. Al momento, infatti, il trattamento minimo per il 2023 è fissato a 563,74 euro, ma a questo va aggiunta la differenza dello 0,8% tra l’inflazione recuperata nel 2023 (7,3%) e l’inflazione effettiva registrata nel 2022 (8,1%) . Chi ha un reddito pensionistico compreso tra 2.272,96 euro (quattro volte il minimo) e 2.841,2 euro mensili (cinque volte il minimo) ottiene un recupero del 4,59% (85% del 5,4%) quindi un massimo di 130,41 euro. Chi ha redditi compresi tra cinque e sei volte il minimo (3.409,44 euro) ha diritto ad un recupero del 53% e quindi ad un aumento del 2,862% pari ad un massimo di 97,57 euro. Chi ha pensioni fino a otto volte il minimo (4.545,92 euro al mese) ha diritto a un recupero pari al 47% dell’inflazione, quindi a 2.538 per un aumento in busta paga di un massimo di 115,37 euro.
La pensione minima aumenta
Dal 2024 la pensione minima salirà a 614,77 euro per tutti i pensionati. Lo spiega l’Inps in una circolare che illustra il rinnovo delle pensioni per il 2024. Tale importo è fissato dalla rivalutazione eccezionale delle pensioni fino al minimo Inps (salito a 598,61 euro) previsto dalla legge di bilancio 2023. Pertanto, precisa l’Inps, contestualmente alle operazioni di rivalutazione degli assegni, è stato riconosciuto un ulteriore incremento del 2,7%. Nella circolare l’INPS indica anche gli importi aggiornati dalla rivalutazione provvisoria 2024, all’aliquota ISTAT del 5,4%:
- 100% per pensioni fino a quattro volte il salario minimo,
- 85% per quelli tra quattro e cinque volte il minimo,
- 53% tra cinque e sei volte il minimo,
- 47% tra sei e otto volte il minimo,
- 37% tra otto e 10 volte il minimo
- e il 22% sopra 10 volte la soglia minima.
Adeguamenti speciali e minimi
Le pensioni di importo pari o inferiore al minimo INPS avranno ulteriori aumenti:
- Per il 2023: +1,5% (gli over 75 riceveranno +6,4%)
- Per il 2024: aumento basato sull’adeguamento all’inflazione al 5,4%
Rivalutazione dei contributi dei lavoratori 2024
I dipendenti vedranno un aumento dei contributi previdenziali a partire dal 1° gennaio 2024, sulla base di un’indicizzazione dell’8,1%.