Il 2024 è l’anno di Robert Oppenheimer di cui si celebra il 120° anniversario. Il padre di bomba atomicacome viene spesso chiamato, è stato celebrato quest’anno da un film che raccontava la sua vita, le scoperte scientifiche, il lavoro e il contributo alla scoperta delle armi nucleari e, quindi, alla conclusione del Seconda guerra mondiale. Il tema delle armi atomiche è tristemente tornato alla ribalta con la guerra tra Russia e Ucraina e le minacce russe di utilizzare il proprio arsenale nucleare contro l’Europa e gli Stati membri dell’Unione Europea. NATO se intendono intervenire in modo più massiccio nel conflitto.
Alla prima stesura del scadenza 2024, il prossimo 19 giugno, a nostro avviso si svolgerà un percorso in cui i candidati saranno chiamati a riflettere sui risvolti etici e morali delle scoperte scientifiche, sulle grandi opportunità che queste offrono ma anche sulle enormi minacce che da esse possono derivare. Una traccia di questo tipo, per le caratteristiche dell’argomento, potrebbe trovare spazio sia nel Tipo B (testo argomentativo) e Tipo C (argomento corrente).
La bomba atomica pose senza dubbio fine al conflitto mondiale ma, allo stesso tempo, ha creato nuove minacce alla pace mondiale e alla stabilità degli equilibri tra le potenzepericoli emersi poco dopo l’esplosione della prima bomba e denunciati dai fisici che contribuirono alla sua costruzione.
Di fronte a questo invenzione che avrebbe cambiato per sempre i destini dell’umanità e dalla quale non ci sarebbe mai stato ritorno, Oppenheimer ebbe reazioni diverse nel corso del tempo: provò un misto di orgoglio per il suo successo scientifico ma anche di profondo rimorso per le conseguenze della sua creazione sul futuro dell’umanità. Subito dopo il test della Trinità, il primo test di detonazione di una bomba atomica, si ricordò di aver pensato a una frase della Bhagavad Gita (testo sacro dell’Induismo): “Sono diventato la morte, il distruttore di mondi“. Questa riflessione mostra il suo consapevolezza immediata della potenza devastante e della responsabilità morale legata al nuovo ordigno nucleare.
Inizialmente orgoglioso del successo tecnico-scientifico ottenuto da Progetto Manhattanquesto è stato messo in ombra dal preoccupazioni morali e le implicazioni della distruzione causata dalle bombe sganciate su Hiroshima e Nagasaki.
Nel dopoguerra Oppenheimer divenne un sostenitore del controllo internazionale delle armi nucleari perché credeva fermamente che questo fosse possibilela scienza doveva avere limiti etici e le armi nucleari dovevano essere controllate per prevenire futuri disastri.
Le sue opinioni sul controllo delle armi nucleari e le sue presunte simpatie comunistaportò a momenti di tensione con il governo statunitense durante l’era McCarthy e, nel 1954, Oppenheimer è stato sottoposto a un’udienza di sicurezza che ha portato alla revoca della sua autorizzazione sicurezza, segnando un cambiamento drastico nella sua carriera e reputazione (un processo ben raccontato nel film di Nolan).
Oppenheimer continuò a riflettere sulle implicazioni etiche e filosofiche del suo lavoro. Ha parlato della necessità di saggezza e umanità nella scienza e dell’importanza di considerare le conseguenze morali della ricerca scientifica.
La sua esperienza sottolinea il conflitto etico che molti scienziati affrontano quando le loro scoperte hanno il potenziale sia per un grande bene che per un grande male.
Leggi le nostre guide per prepararsi per l’esame di stato: