È possibile, forse addirittura probabile, che l’Ucraina venga sconfitta. Molti, dimostrando un’incredibile superficialità, non sembrano rendersi conto di cosa significherebbe una simile eventualità.
L’Ucraina sconfitta non solo subirebbe pesanti perdite territoriali, ma le verrebbe imposto un governo praticamente agli ordini di Mosca, per dirla in parole povere, diventerebbe un satellite della Russia, una sorta di bis della Bielorussia.
Tutti i paesi dell’Europa dell’Est diventerebbero facilmente ricattabili, il peso politico e anche militare dell’Occidente verrebbe ridotto in tutte le aree del mondo. Per chi è nemico dell’Occidente questo sarebbe un bene, per altri no.
Già sento qui le grida di gioia che accompagnerebbero il tracollo dell’Ucraina, e vedo saltare di gioia mentre balbettano i vari Orsini, Santoro, Ovadia, Conte e compagnia bella.
La pace è arrivata, griderebbero felici. Sì, la pace dei cimiteri, la pace fondata sull’annientamento di un popolo. L’unica pace possibile oggi, al di là dei discorsi su “negoziati”, “accordi equi” e altre sciocchezze simili.
Personalmente non mi accontento di una “pace” di questo genere. Spero di non sentire le urla di gioia di certi personaggi.