“C’è un clima che non mi piace e mi preoccupa e di cui mi sento responsabile perché parte di questo clima dipende dal fatto che c’è bisogno di attaccare me stesso e questo governo. Mi preoccupa in un anno particolare, che abbiamo la presidenza del G7 sarà un anno molto impegnativo, che incide sulla nostra credibilità a livello internazionale e vedo toni che mi ricordano anni molto difficili per la nostra Nazione”. E’ questo uno degli argomenti, secondo quanto intuisce l’ANSA, espressi dal premier Giorgia Meloni nell’incontro con i sindacati di polizia. E l’idea che i vertici dei Big 7 siano accompagnati da scontri di piazza disturba il governo. Ad alimentare il fuoco, secondo il primo ministro, ci sono gli “opinion maker” che offrono “cattivi insegnamenti” ai giovani. È quindi necessario “contrastare una mentalità che vuole instillare nei più giovani che ci sono regole che possono non essere rispettate”. Per questo, ha sottolineato, “vogliamo continuare a garantire il diritto a manifestare ma nel rispetto delle regole”. Il primo ministro ha poi invitato le rappresentanze sindacali a mettere sul tavolo delle idee per migliorare la gestione dell’ordine pubblico: “Vogliamo raccogliere proposte da chi opera sul campo”, ha detto.