23/04/2024
Oltre 1000 parole, corrispondenti al 30% del testo, è quanto emerso dal papiro carbonizzato di Ercolano, contenente la Storia dell’Accademia di Filodemo di Gadara (110-dopo il 40 a.C.), grazie allo ‘sguardo’ tecnologico di innovative metodologie di studio utilizzata nell’ambito del progetto ‘GreekSchools’, lo stato di avanzamento della ricerca viene presentato oggi a Napoli, presso la Biblioteca Nazionale ‘Vittorio Emanuele III’. Questo progetto, che ha ricevuto un finanziamento ERC (Consiglio Europeo della Ricerca) di 2.498.356 euro, avviato nel 2021 e della durata di 5 anni e otto mesi, è coordinato da Graziano Ranocchia dell’Università di Pisa in collaborazione con l’Istituto di scienze dei beni culturali (Cnr-Ispc ) e l’Istituto di Linguistica Computazionale “Antonio Zampolli” (Cnr-Ilc) del Consiglio Nazionale delle Ricerche, e la Biblioteca Nazionale di Napoli dove questo papiro, bruciò in seguito all’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. C, è conservato insieme a molti altri.
Il progetto, oltre ad indagare sullo stato di conservazione di questi manufatti, ha l’obiettivo di pubblicare un’edizione aggiornata – grazie all’applicazione di tecniche di imaging e metodi filologici – della Rivista dei filosofi di Filodemo, la più antica storia della filosofia greca in nostro possesso. Ne fa parte la Storia dell’Accademia, che contiene molte informazioni esclusive su Platone e sullo sviluppo dell’Accademia sotto i suoi successori.
“Rispetto alle edizioni precedenti, ora c’è un testo cambiato quasi radicalmente, che implica una serie di fatti nuovi e concreti su vari filosofi accademici. Attraverso la nuova edizione e la sua contestualizzazione, gli studiosi sono arrivati a inaspettate deduzioni di portata interdisciplinare per la filosofia antica, la biografia e letteratura greca e la storia del libro, commenta Graziano Ranocchia. “Alcune aggiunte precedenti sono state sostituite, alcuni passaggi prima frammentari sono stati integrati o riletti. L’incremento del testo corrisponde grosso modo alla scoperta di dieci nuovi frammenti di papiro di medie dimensioni. Le nuove letture spesso attingono a fatti nuovi e concreti sull’Accademia di Platone, sulla letteratura ellenistica, su Filodemo di Gadara e sulla storia antica in generale”, aggiunge Kilian Fleischer, l’editore di questo prezioso papiro nell’ambito del progetto GreekSchools.
Tra le notizie più importanti, leggiamo che Platone fu sepolto nel giardino a lui riservato (un’area privata destinata alla scuola platonica) dell’Accademia di Atene, vicino al cosiddetto Museion o sacello sacro alle Muse. Finora si sapeva solo che fu sepolto genericamente in Accademia. Sempre riguardo allo stesso filosofo, emerge che fu venduto come schiavo nell’isola di Egina forse già nel 404 aC, quando gli Spartani conquistarono l’isola o, in alternativa nel 399 aC, subito dopo la morte di Socrate. Finora si era creduto che Platone fosse stato venduto schiavo nel 387 aC durante il suo soggiorno in Sicilia presso la corte di Dionisio I di Siracusa. In un altro passaggio, in un dialogo tra personaggi, Platone si esprime con disprezzo nei confronti delle capacità musicali e ritmiche di un musicista barbaro originario della Tracia.
“Il progetto GreekSchools mira inoltre a sviluppare metodi di indagine dei manoscritti applicando le più avanzate tecniche di imaging diagnostico oggi disponibili (imaging ottico a infrarossi e ultravioletti, imaging molecolare ed elementare, imaging termico, tomografia, microscopia ottica digitale, ecc.)”, specifica Costanza Miliani del Cnr-Ispc. Il personale di questo Istituto, del Cnr-Scitec e di altri centri di ricerca europei, utilizzando strumenti mobili della piattaforma Molab appartenente all’infrastruttura europea di ricerca sulle scienze del patrimonio E-RIHS, applica tecniche non invasive all’opistografo e al papiro stratificato per leggere testo inaccessibile sul retro o nascosto in più livelli.
Per informazioni:
Costanza Miliani
Cnr-Ispc
costanza.miliani@cnr.it
Graziano Ranocchia, Università di Pisa, grazieno.ranocchia@unipi.it
Università di Pisa: Francesca Ferretti, francesca.ferretti@unipi.it, tel. 050 2212220 – 113
Cnr-Ispc, Riferimento: Alfonsina Pagano
Biblioteca Nazionale di Napoli, Referente: Vincenza Lasala
Cnr-Ilc, Referente: Michela Carlino
Ufficio stampa:
Sandra Fiore
Ufficio stampa del Cnr
sandra.fiore@cnr.it
06.4993.3383
Responsabile Unità Ufficio Stampa:
Emanuele Guerrini
emanuele.guerrini@cnr.it
ufficiostampa@cnr.it
06 4993 3383
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