AGI – Molte popolazioni indigene e comunità locali in tutto il mondo riferiscono livelli di soddisfazione paragonabili a quelli riscontrati nei paesi a reddito più elevato. La strada verso la felicità, quindi, non può necessariamente passare attraverso il denaro. Questo concetto aristotelico è supportato da uno studio, pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, condotto da scienziati dell’Istituto di scienze e tecnologie ambientali dell’Universitat Auto’noma de Barcelona (ICTA-UAB) e dell’Università McGill in Canada . Il team, guidato da Eric Galbraith e Victoria Reyes-Garcia, ha esaminato i livelli di soddisfazione della vita somministrando un sondaggio a 2.966 persone provenienti da comunità indigene e locali in 19 siti distribuiti a livello globale. La crescita economica, spiegano gli esperti, è spesso considerata un elemento fondamentale per aumentare il benessere della popolazione, ma il nuovo lavoro rimette in discussione questo legame considerato, almeno fino ad ora, universale.
La maggior parte delle indagini globali, aggiungono gli scienziati, raccolgono risposte di cittadini di realtà industrializzate, che tendono a trascurare le società marginali, dove lo scambio e il possesso di denaro gioca un ruolo minimo nella vita quotidiana e i mezzi di sussistenza dipendono principalmente dalla natura. All’interno del campione, solo il 64% delle famiglie intervistate possedeva denaro. Nonostante ciò, i livelli di soddisfazione della vita erano molto simili a quelli riscontrati nei paesi ad alto reddito. “Il punteggio medio in queste aree è stato di 6,8 su 10 – riferisce Reyes-Garcia – ma si sono verificati anche picchi superiori a 8 punti, tipici di quelli dei paesi scandinavi. I risultati sono coerenti con l’idea che l’uomo può condurre una vita appagante anche senza enormi ricchezze materiali. La forte correlazione tra reddito e soddisfazione di vita non è quindi universale.”
Questi dati, commentano gli autori, rappresentano una buona notizia per la sostenibilità e la felicità umana, perché forniscono una prova evidente del fatto che la crescita economica non è necessaria per raggiungere il benessere. Sebbene non sia chiaro il motivo della soddisfazione riportata nelle piccole comunità, precedenti sondaggi hanno sottolineato l’importanza di fattori quali il sostegno familiare e sociale, le relazioni, la spiritualità e il legame con la natura. “Il percorso verso la felicità potrebbe essere diverso tra le varie comunità – conclude Galbraith – capire cosa contribuisce alla soddisfazione di queste piccole società potrebbe aiutarci ad affrontare i problemi delle realtà industrializzate”.