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Un gruppo internazionale di ricercatori ha creato uno strumento di supporto alle decisioni cliniche
Pubblicato il: 16/05/2024 – 17:24
ROMA Il trapianto di cellule staminali è l’unica terapia potenzialmente curativa per i pazienti affetti da sindromi mielodisplastiche (MDS), malattie del sangue con un decorso clinico molto eterogeneo che comprende forme estremamente indolenti accanto a una rapida evoluzione in leucemia acuta. Identificare i pazienti a maggior rischio di evoluzione della malattia e il momento migliore per eseguire il trapianto è essenziale per offrire strategie di trattamento efficaci. Un gruppo internazionale di ricercatori guidati da Matteo Della Porta, primario del Dipartimento Leucemie e Mielodisplasie di Humanitas e professore di Ematologia di Humanitas University e da Francesca Ieva, docente di Statistica del Politecnico di Milano, ha realizzato uno strumento di supporto alle decisioni cliniche con tecnologie innovative (“Sistema di supporto alle decisioni cliniche”). L’obiettivo è quello di aiutare i medici ematologici nell’iter clinico che porta a decidere se e quando effettuare un trapianto di midollo. Tra i parametri fondamentali per orientare la decisione c’è una “firma molecolare” che comprende le caratteristiche genomiche della malattia, che differiscono da paziente a paziente. I risultati dello studio sono stati pubblicati sul Journal of Clinical Oncology. La metodologia innovativa utilizzata è stata pubblicata congiuntamente sul Journal of Clinical Oncology CCI. «Lo strumento che abbiamo realizzato rappresenta un significativo passo avanti nel campo della medicina personalizzata per i pazienti ematologici – afferma Matteo Della Porta -. Ad oggi non esiste uno studio clinico che fornisca evidenze solide a supporto della scelta del momento più appropriato in cui eseguire una procedura di trapianto nel singolo paziente affetto da MDS. Con il nostro modello è possibile prevedere con maggiore precisione l’evoluzione della malattia di ciascun paziente e suggerire il momento migliore per effettuare il trapianto. Questo risultato è stato possibile solo grazie a un ecosistema multidisciplinare per la ricerca, dove i medici sono in contatto con ricercatori esperti in campo tecnologico, con l’obiettivo comune di migliorare le cure per le persone affette da malattie del sangue. Questo ecosistema si è formato all’interno del CALR, centro di ricerca per accelerare l’innovazione clinica nelle malattie ematologiche di Humanitas, Centro AI Humanitas e Politecnico di Milano: una realtà innovativa per affrontare la sfida globale di creare programmi di medicina di precisione per tutti i pazienti.”
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