Il Ministro degli Esteri italiano, Antonio TajaniRecentemente ha convocato l’ambasciatore russo in Italia per chiedere chiarimenti sulla delicata questione ad esso correlata nazionalizzazione del Gruppo Ariston Thermo. Questa mossa è stata annunciata dal capo della Farnesina attraverso una comunicazione su X, in cui ha precisato che si sta lavorando insieme a Bruxelles, in stretta collaborazione con le autorità tedesche.
Trasferimento Ariston, Tajani chiede spiegazioni
La decisione del presidente russo, Vladimir Putin, di trasferire temporaneamente le filiali russe diAriston e da Bosch a Gazprom Domestic Systemsha suscitato sorpresa e preoccupazione. Le ragioni di questo trasferimento non sono state rese note, ma già l’anno scorso Putin aveva preso una decisione simile nei confronti di Danone e Carlsberg. In quel caso Mosca aveva agito in anticipo rispetto all’intenzione di Danone di lasciare il mercato russo.
Il motivo di questa richiesta di chiarimenti risiede nella recente cessione temporanea delle filiali russe di Ariston e Bosch al gruppo Gazprom, decisione che ha destato preoccupazione e interesse a livello internazionale. Tajani ha sottolineato la necessità di ottenere spiegazioni approfondite e di avviare un dialogo costruttivo per affrontare questa delicata situazione.
Il Vice Primo Ministro ha confermato l’impegno del Governo italiano a tutelare le imprese nazionali su scala internazionale. “Dopo la decisione inaspettata del Cremlino”, ha affermato, “abbiamo immediatamente attivato la nostra ambasciata in Russia e avviato un confronto diretto con i vertici dell’azienda italiana coinvolta”. Tajani ha ribadito la determinazione del Governo italiano a sostenere le imprese nazionali in tutte le fasi, garantendo loro tutela e sostegno sui mercati internazionali.
L’amministratore delegato del Gruppo Ariston Thermo, nel corso di un incontro con i media, ha espresso apprezzamento per la rapidità d’azione del governo italiano. “Siamo grati per il sostegno del governo italiano e per la pronta reazione alle nostre preoccupazioni”, ha affermato. “Restiamo fiduciosi che, con il loro aiuto, saremo in grado di superare questa difficile situazione”.
La vicenda ha sollevato evidenti preoccupazioni, sia a livello politico che economico. L’interesse delle autorità italiane non è solo tutelare gli interessi delle imprese nazionali, ma anche comprendere appieno le implicazioni di questa decisione sulla stabilità economica e sulle relazioni internazionali.
Le filiali russe di Ariston e Bosch rappresentano un segmento importante dell’economia italiana e il loro trasferimento al gruppo Gazprom potrebbe avere conseguenze significative sul settore industriale nazionale. Pertanto, il governo italiano è determinato a valutare attentamente la situazione e ad adottare le misure necessarie per tutelare gli interessi nazionali.
Nel frattempo Tajani ha confermato che il governo italiano è in costante contatto con le autorità russe e sta lavorando attivamente con i partner europei per affrontare la questione. “È essenziale mantenere un dialogo aperto e costruttivo con tutte le parti coinvolte”, ha affermato. “Solo attraverso un’efficace cooperazione internazionale possiamo trovare soluzioni durature e garantire la stabilità economica e politica nella regione”.
L’Ariston ignara della decisione, il ministro Urso indaga
Ariston ha dichiarato di non essere stata informata in anticipo del decreto di trasferimento delle sue filiali russe a Gazprom. Il gruppo italiano, presente in Russia da oltre 20 anni, ha mantenuto stretti rapporti con le istituzioni russe, nonostante il complesso contesto geopolitico. Il gruppo è in attesa di ulteriori spiegazioni e ha avviato un’analisi sugli impatti economici di questa decisione.
Sul tema ha preso posizione anche il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Urso ha contattato Paolo Merloni, presidente dell’Ariston, per esprimere la volontà del governo italiano di tutelare l’azienda in ogni sede. Urso si è impegnato a seguire da vicino l’evolversi della situazione e a garantire il sostegno necessario
Urso ha inoltre in programma un incontro con Francesco Acquaroli, presidente della Regione Marche, dove ha sede la sede dell’Ariston. L’incontro, previsto per le 14.30, ha l’obiettivo di discutere le misure da adottare per tutelare gli interessi dell’azienda italiana.