Tra i misteri che da secoli stuzzicano la curiosità degli esseri umani, quello gelatina di stelle o astromicina, è uno dei più discussi. Questa sostanza gelatinosa e traslucida, trovata talvolta sui prati o, più raramente, sui rami degli alberi, continua a sfuggire a una spiegazione scientifica definitiva (la sua esistenza è nota fin dal XIV secolo).
La tradizione popolare dice che proviene questa misteriosa sostanza depositati sulla Terra durante gli sciami meteorici, ponte tra il cielo stellato e la terra terrena. Le teorie sulla sua origine sono le più varie: dai resti di anfibi come rane o rospi, ai prodotti di cianobatteri, fino ad essere considerati corpi fruttiferi di funghi gelatinosi o aggregazioni di amebe conosciute come muffe melmose.
Non mancano le ipotesi di origine non biologica, che lo vorrebbero come sottoprodotto di processi industriali o di gestione dei rifiuti. Tra le pagine della storia, già nel Medioevo, si trovano accenni a questa sostanza: Giovanni di Gaddesden, medico del 1300, ne parla nei suoi scritti, suggerendone l’uso per la cura degli ascessi.
Inoltre, era conosciuto come “pwdre ser” in gallese, o “star rot”, e anche come “caca de luna” in Messico, a causa delle sue somiglianze con le feci lunari.
Curiosamente, una teoria moderna suggerisce che la gelatina di stelle possa provengono da ghiandole presenti negli ovidotti di rane e rospi, lasciati intatti dai predatori e che, a contatto con l’umidità, si gonfiano, trasformandosi in questa enigmatica sostanza. Nonostante numerose indagini e teorie, la gelatina stellare rimane uno dei misteri più affascinanti e insondabili, continuando a stimolare l’immaginario collettivo e la ricerca scientifica.
Assomiglia molto a questo pesce gelatinosoNon è vero?