I candidati alle elezioni europee di tutti i paesi dovrebbero farlo subito chiarire loro posizione sui fondi di coesione e se intendono mantenere le politiche di coesione tra le priorità dell’UE obiettivi. È questo l’appello lanciato dai rappresentanti di Pprovince provenienti da tutta Europa, si riunirono a Lucca, Italia per l’Assemblea Politica degli Europei Confederazione degli intermediari localite Autorità (CON TASCA)ospitato dalla Provincia di Lucca e dall’Unione Province Italiane (UPI). Il presidente del Comitato europeo delle regioni (CdR), Vasco Alves Cordeiro, e l’italiano Ministro per gli Affari Europei, le Politiche di Coesione e il Programma Nazionale di Riforma, Raffaele Fitto, ha preso la parola all’evento.
Il Presidente del CdR, Vasco Alves Cordeirodisse: “La politica di coesione è in pericolo. Alcune persone lo considerano una vecchia politica non adatta alle sfide che l’UE si trova ad affrontare e vedere le strumento di ripresa post-covid, il Dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF)come un soluzione, consegnando l’assegno ai governi nazionali. Per difendere Ccoesione Ppolitica, dobbiamo essere consapevoli che necessita di essere riformata per raggiungere il suo obiettivo principale di economia, sociale e coesione territoriale. Questi obbiettivoS rimangono ancora oggi fondamentali per tenere unita l’UE. Ci sono lezioni da trarre dalla RRF, ma ci sono dei pilastri Ccoesione Ppolitica che non può essere cambiata: condivisa gestione, governance multilivello, una politica accessibile a tutte le regioni e un approccio agli investimenti a lungo termine. Coesione PLa politica è nell’interesse dell’UE in quanto espressione del principio di sussidiarietà stabilito dal Trattato. È l’altro lato del moneta del mercato unico e l’uno non può esistere senza l’altro, altrimenti metteremo a rischio l’essenza stessa del progetto europeo.”
“La discussione sulla futura politica di coesione post-2027 deve iniziare adesso,” stressato Luca Mesi (IT/PSE), presidente della Provincia di Lucca e rappresentante delle Province nel CdR. “Chiediamo che il prossimo Parlamento Europeo valorizzi il ruolo delle Province nella definizione delle priorità di sviluppo dei territori e nell’attuazione degli strumenti di coesione, perché è attraverso province che è possibile intraprendere azioni per combattere le disuguaglianze territoriali“, Ha aggiunto.
Il Presidente dell’UPI, Michele De Pascale, disse: “Coesione Policsì lo è un esempio unico di solidarietà tra le nazioni. “I cittadini europei si muovono verso obiettivi comuni come un unico grande popolo”. De Pascale ha poi ricordato il recente monito lanciato dal Consiglio d’Europa all’Italia sul ruolo delle Province, affermando: “L’Unione Europea è il luogo della democrazia: nella visione europea rientra anche il ritorno all’elezione diretta delle province e la garanzia di risorse per le funzioni fondamentali“.
Il Presidente della CEPLI, Andres Violareche è anche membro del CdR, ha ricordato la situazione in Francia, dove le Province svolgono un ruolo chiave nella gestione dei fondi strutturali. “Grazie alla nostra vicinanza possiamo dare un contributo essenziale per rendere efficaci gli interventi, gestendo in tempi rapidi i fondi europei”.
Il documento politico con la convocazione dei candidati alle prossime elezioni europee è stato firmato dai presidenti delle associazioni che rappresentano le province di Italia, Francia, Spagna, Germania, Polonia, Romania e Belgio.
Sfondo
Durante10thVertice europeo delle regioni e delle cittàtenutosi a marzo a Mons, in Belgio, il CdR e altri partner fondatori dell’UE#Alleanza per la Coesione,lanciato aconvocazione congiuntaalle istituzioni europee e ai governi nazionali affinché mantengano la politica di coesione come il pilastro principale del modello di sviluppo dell’UE nel prossimo decennio.Firma l’appello congiunto.
Alla conferenza di Lucca, CEPLI ha aderito alla #CohesionAlliance, che ora conta 12.000 membri impegnati a promuovere e rafforzare la coesione come valore complessivo per l’Unione Europea e come pilastro principale del futuro dell’UE.
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