La nostra identità burocratica, fatta di documenti, certificati e titoli, entra in una nuova era. Digitale: oggi, 20 maggio, Entra in vigore Eidas 2.0la revisione del regolamento su “Identificazione elettronica e servizi fiduciari per le transazioni elettroniche nel mercato interno europeo”. Una delle principali novità è il portafoglio digitale europeo, destinato a rivoluzionare la gestione delle identità digitali e l’accesso ai servizi online.
L’Italia, del resto, si muove avanti rispetto all’Europa, per volere del Governo Meloni e già da gennaio 2025 il portafoglio dovrebbe essere a disposizione di tutti i cittadini. Almeno questo è quanto emerge dagli ultimi annunci fatti nei giorni scorsi dal sottosegretario all’Innovazione Alessio Butti, anche se ormai siamo al terzo rinvio (il progetto era stato annunciato già nel 2022).
In ogni caso, la trasformazione digitale dei nostri documenti più importanti sembra ormai inevitabile, su scala europea: l’UE ha fissato come obiettivo finale il 2026, con impatti sulla vita dei cittadini e sul business delle imprese.
Eidas 2.0, novità per i cittadini
Eidas 2.0 offre ai cittadini dell’UE l’accesso a un’identità digitale armonizzata riconosciuta in tutti i paesi membri. Ciò significa che un’identità digitale rilasciata in un Paese sarà valida in tutti gli altri. Rende più semplice la fruizione di servizi pubblici e privati, come l’iscrizione alle scuole o all’università, la richiesta di documenti o di benefici sociali.
Una delle innovazioni più significative è, appunto, il nuovo portafoglio digitale europeo. Permetterà ai cittadini di archiviare le proprie credenziali digitali in modo sicuro e di utilizzarle per scopi commerciali identificarti online, firmare digitalmente i documenti e accedere ad un’ampia gamma di servizi. Aumenterà la comodità nell’utilizzo di questi documenti e titoli, ma si ridurrà anche il rischio di frode e furto di identità.
Molti italiani – secondo i dati Crif – ne sono ancora vittime furto d’identità, che comportano danni economici medi di quasi cinquemila euro. Nella prima metà del 2023 i casi sono stati 17mila: persone a cui sono stati rubati i documenti d’identità, che sono poi serviti per attivare finanziamenti a loro nome. In altri casi, i documenti rubati possono essere utilizzati per frodare terzi, per cui chi ha subito un furto di identità rischia di finire indagato per reati mai commessi. Il portafoglio digitale è progettato per garantire che i dati siano condivisi solo con il consenso dell’utente e che l’utente possa decidere quali informazioni condividere e con chi.
Il portafoglio italiano
Il governo previsto da luglio 2023 di attivare una prima versione non pubblica del wallet e annuncia che conterrà tessera sanitaria, patente di guida e carta europea di invalidità. Il portafoglio sarà all’interno dell’app IO, cosa che possiamo fare accedi con Spid o carta d’identità elettronica. L’app è già un unico punto di fruizione dei servizi della Pubblica Amministrazione, ricevendo notifiche quando scade il bollo o si deve pagare un tributo.
Presto prenderemo anche la patenteinsomma, che verrà quindi smaterializzato per la prima volta: non saremo più costretti a portarlo fisicamente con noi quando guidiamo. E poiché la patente di guida è un documento completo che certifica la nostra identità, ci basta uno smartphone con l’app Io ogni volta che dobbiamo identificarci, ad esempio per partire in aereo.
Eidas 2.0, implicazioni per le aziende
L’Europa pensa sempre a queste innovazioni con un occhio ai cittadini e l’altro allo sviluppo dell’economia europea in un mercato unico.
Per le imprese, Eidas 2.0 significa espandere facilmente i propri servizi digitali in tutta l’Unione Europea. Grazie al riconoscimento reciproco delle identità digitali, le aziende potranno offrire i propri servizi a clienti in qualsiasi Paese membro senza dover costruire soluzioni di autenticazione ad hoc per ciascun mercato. Ci sarà anche una riduzione dei costi, poiché non dovremo più mantenere sistemi diversi di gestione delle identità digitali nei vari Paesi.
I nuovi strumenti di sicurezza del portafoglio forniscono anche una maggiore protezione contro le frodi e gli attacchi informatici contro le aziende.