Versione italiana di
Gianluca Bolelli
pubblicato su
14 maggio 2024
L’ultima sfilata presentata da Gucci a Londra si è svolto nel 2016 presso l’Abbazia di Westminster, in occasione del debutto di Alessandro Michele al timone del marchio. Ma questa volta Sabato De Sarno ha scelto un luogo di fronte alla storica chiesa. Mentre l’Abbazia di Westminster celebra il tradizionale patrimonio culturale britannico, la Tate Modern mira a essere un tempio della novità e dell’innovazione.
L’ambiente era ideale per un’esperienza fuori dai sentieri battuti. E Gucci sa conquistare la prima pagina delle riviste. Le vendite dell’etichetta fiorentina possono essere diminuite ultimamente, ma l’etichetta rimane quel punto di riferimento in termini di montatura pubblicitaria che è diventato al momento di Tom Ford.
La prima fila, indossando i look delle collezioni Primavera-Estate e Autunno-Inverno 2024, è stata l’esempio perfetto di questa idea. Dua Lipa indossava una giacca di pelle nera con pantaloncini, mentre Kate Moss aveva un completo di lingerie nera abbinato a un cappotto nero. Lila Moss indossava un abito corto giallo burro, mentre Debbie Harry era appollaiata su scarpe con la zeppa incredibilmente alte (ed era anche presente nella colonna sonora dello show). salma Hayek lei ha osato indossare un abito asimmetrico di raso nero, e Demi Moore, accompagnata dal suo mini-cane, ha indossato un tubino semitrasparente. Eiza Gonzalez ha scelto l’apprezzato cappotto di paillettes durante la presentazione Autunno-Inverno 2024 del brand italiano, abbinandolo a degli shorts. Andrew Scott ha optato per un logo dal look minimalista con la cintura con doppia G dell’etichetta. Daisy Edgar-Jones si è portata un vestito elegante sulle spalle perfetto in pelle color caramello e Solange Knowles, in un esercizio di trasparenza totale, ha indossato un abito di pizzo camuffare.
Ma diamo uno sguardo alla visione di Sabato De Sarno per la collezione crociera 2025. Lo stilista ha parlato di “dicotomie: rigore e stravaganza, forza nella delicatezza, la quintessenza dell’inglese visto attraverso un prisma italiano… I codici dell’eleganza (di ciò che è giusto, di ciò che è appropriato) vengono deviati, usati come mezzo per provocare” .
In pratica, questo si traduce in una collezione easy-to-wear con tutto il necessario per accontentare ogni generazione, dai ricchi della Gen-Z, alla ricerca di un tocco retrò e di trasparenze, decorazioni, miniabiti e stile casual, ai baby richiesi del boom economico, insomma, giacche squadrate, camicette di garza, pantaloni eleganti ritagliato e gonne sottili.
In generale, i tagli sono piuttosto ampi e sciolti: cappotti e giacche fluidi per le giornate soleggiate, jeans XXL, giacche retrò e abiti da cocktail eterei, plissettati, non proprio accollati. Alcune silhouette, però, sono minimal e squadrate, soprattutto le giacche. Dominano i colori sorbetto, abbinati a tonalità sobrie.
Quando si tratta di fantasie, abbondano i fiori di camomilla, sotto forma di ricami, stampe, applicazioni o intrecci, visti in particolare su cappotti e giacche minimalisti, abiti e jeans.
I quadretti, anch’essi molto presenti, offrono una sorprendente nota di movimento e lucentezza. Il giorno incontra la notte in una gabardine tecnica a quadri grafici in contrasto con frange e paillettes, strettamente intrecciate per formare lo stesso disegno.
Gli accessori, da sempre fondamentali per Gucci, mettono le borse giganti (che sembrano uscite da Alice nel paese delle meraviglie), alla borsa “Blondie” anni ’70 e alle shopping bag oversize. Le scarpe, basse, spaziano dalle ballerine alle rampicanti.
E perché la Tate Modern di Londra? Il museo è già stato scelto da diversi marchi di moda per presentare le loro sfilate, tra cui Topshop e Christopher Kane. Ma Gucci ha una partnership culturale con la Tate per sostenere i giovani artisti. Inoltre, attualmente sono in aumento le ricerche di location più moderne e meno lussuose.
Ma l’ambientazione ha costituito anche un’ottima cornice per evidenziare i contrasti su cui Sabato De Sarno ha lavorato per la collezione. Per l’occasione il cemento grezzo della Turbine Hall è stato decorato con manciate di piante verdi.
E Londra? Nelle note della sfilata, Sabato De Sarno afferma: “Devo molto a questa città. Mi ha accolto, proprio come Gucci, il cui fondatore si è ispirato alla sua esperienza nella metropoli.”
La città inglese evoca anche “una forza creativa ispiratrice grazie a una capacità illimitata di riunire i contrasti, di farli comunicare tra loro e di trovare modi di coesistere”, elementi che sono anche il manifesto della collezione. Ben fattoben fatto sabato, diranno sicuramente i londinesi.
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