Versione italiana di
Gianluca Bolelli
pubblicato su
31 gennaio 2024
Fiorucci il suo rilancio prosegue a pieno ritmo avviando numerosi progetti. Il leggendario marchio italiano fondato a Milano nel 1967 da Elio Fiorucci è stato acquistato nell’ottobre 2022 dall’imprenditrice svizzera Dona Bertarelli, attraverso il suo family office. Dopo aver presentato a settembre una prima collezione disegnata dalla direttrice creativa Francesca Murri, il brand debutta nella vendita diretta al dettaglio con due pop-up store a Milano e Parigi.
Il primo aprirà i battenti giovedì 1 febbraio alle Rinascimento. Il temporary store si estende su 120 metri quadrati al quarto piano del grande magazzino milanese e resterà aperto tutto il mese. Il secondo pop-up sarà allestito a Parigi dal 4 marzo alle Galeries Lafayette sugli Champs-Elysées, su una superficie di circa trenta metri quadrati. Un primo test per il brand, che intende diffondersi utilizzando corner all’interno dei grandi magazzini.
“Per noi Parigi è una destinazione importante, perché vogliamo consolidarci in Europa e lavorare con le capitali della moda, dove si trovano i nostri clienti target. Sicuramente abbiamo un grande potenziale in Corea e Giappone, ma per il momento puntiamo alle città europee e ai multimarca super top. L’obiettivo fin dall’inizio è stato, infatti, quello di riposizionare Fiorucci nel segmento del lusso accessibile puntando su un prodotto qualitativo e creativo, 100% Made in Italy”, ricorda il direttore generale, Alessandro Pisani.
Presente nei migliori negozi multimarca al fianco di case di moda come Studi sull’acne o Jacquemus, Fiorucci si posiziona su prezzi entry level del lusso (denim a 350 euro, maglieria intorno ai 400 euro, borse tra 700 e 750 euro). La prima collezione di 180 referenze presentata a settembre è stata seguita a novembre da una precollezione più completa, comprendente quasi 380 modelli ready-to-wear e accessori.
“Il denim e gli accessori, come gioielli e borse, come quella cilindrica a forma di marshmallow, hanno attirato particolarmente l’attenzione dei buyer, così come tutti i pezzi più creativi. Ciò che era più basico invece ha suscitato meno interesse”, osserva l’amministratore delegato di Fiorucci. Il prodotto ha convinto una sessantina di rivenditori multimarca, compresi i marchi britannici Selfridges e fine. e l’italiana Sugar, ma anche bellissime boutique in destinazioni meno scontate, come Ucraina o Polonia.
Ma il brand non intende fermarsi qui. Annuncia un programma intenso per i prossimi mesi, poiché il designer fondatore Elio Fiorucci sarà celebrato con una mostra in autunno alla Triennale di Milano. Il 12 febbraio è stato inaugurato il nuovo sito istituzionale e il relativo e-shop. La proprietà ha lavorato per arricchire il sito di contenuti e cambiarne radicalmente l’immagine, in modo da allontanarsi dal precedente posizionamento, molto commerciale ed essenzialmente basato sugli iconici motivi barocco-pop della label, per allinearsi al nuovo estetica delle collezioni, più raffinata e contemporanea.
Altro appuntamento importante è la presentazione della nuova collezione prevista per il 22 febbraio durante la prossima Milano Fashion Week, che verrà svelata “in modo molto creativo e ironico” nella nuova “Casa Fiorucci”. Uno spazio di 1.000 metri quadrati situato nel quartiere cinese, dove il brand trasferirà nei prossimi mesi uffici e showroom, collocandovi anche un hub creativo e parte del suo archivio. La sera stessa, è prevista una grande serata in un club milanese con diversi artisti performanti, per riunire la nuova community del brand attorno a “una vera esperienza”.
Fiorucci, infine, ha in programma una prima sfilata sulle passerelle milanesi per il prossimo settembre. “Sarà un momento importante per noi. Concluderemo questo primo anno di rilancio e riposizionamento con uno show che celebrerà la creatività, ma anche il fortissimo legame tra Milano e Fiorucci. Per dimostrare anche ai buyer che siamo credibili”, conclude Alessandro Pisani.
I team di Fiorucci contano attualmente 16 persone a Milano e 16 a Londra, dove sono presenti gli uffici finanziari e l’e-commerce. Successivamente il dipartimento delle finanze dovrebbe essere riportato nel capoluogo lombardo.
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