Il Nicaragua ha recentemente accusato la Germania di “fper evitare il genocidio a Gaza“davanti alla Corte Internazionale di Giustizia, nota anche come Corte Internazionale dell’Aiache ha ascoltato le argomentazioni di entrambe le parti lunedì e martedì.
Il governo di Managua sostiene che Berlino non ha adempiuto al suo obbligo di “fare tutto il possibile per impedire la commissione di un genocidio” continuando a fornire armi a Israele e sospendendo invece i finanziamenti all’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (UNRWA).
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Il riferimento giuridico indicato dal Nicaragua è la Convenzione per la prevenzione e la repressione del crimine di genocidio (la cosiddetta “Convenzione sul genocidio”), un trattato internazionale adottato dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 9 dicembre 1948. Questa convenzione definisce il genocidio come un crimine internazionale che comporta la distruzione intenzionale, in tutto o in parte, di un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso.
Uno degli obiettivi principali della Convenzione sul genocidio è prevenire e reprimere gli atti di genocidio, nonché perseguire e punire coloro che li commettono. Gli stati che ratificano questa convenzione, quindi, si impegnano a seguire questa direzione ed è proprio questo il fallimento che Managua attribuisce a Berlino.
Data l’attuale situazione nella Striscia di Gaza, il Paese centroamericano chiede pertanto alla Corte di ordinare alla Germania di fermare le esportazioni di armi e di ripristinare il sostegno all’UNRWA.
Berlino respinge le accuse
Berlino ha sospeso i finanziamenti all’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi in seguito alle accuse secondo cui alcuni dipendenti dell’agenzia sarebbero stati coinvolti nell’attacco di Hamas a Israele del 7 ottobre 2023. Dopo l’attacco, altri paesi donatori, tra cui Stati Uniti, Regno Unito e Svezia, si sono ritirati, mentre il Canada, dopo una sospensione temporanea, ha ripreso i finanziamenti.
La Germania, tuttavia, ritiene che il caso del Nicaragua davanti all’Aja sia ingiustificato e spiegherà la sua posizione in un’udienza martedì. I funzionari tedeschi hanno già dichiarato pubblicamente che Berlino respinge le accuse di “favoreggiamento del genocidio” a Gaza.
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