Lunedì alle 16 è scaduto il tempo a disposizione delle forze politiche per depositare il proprio logo e candidarsi ufficialmente alle elezioni dell’8 e 9 giugno. Il Pd è stato tra gli ultimi a presentarsi al Viminale per polemiche interne: alla fine sul logo non c’è il nome di Schlein
È stato ufficialmente aperto Campagna elettorale per le elezioni europee in Italia. Le forze politiche hanno tempo fino alle 16 di lunedì 22 aprile per depositare presso il Viminale il certificato con cui si presenteranno alla Elezioni europee dell’8 e 9 giugno e che sarà quindi il simbolo che, se la loro lista sarà approvata, li rappresenterà sulla scheda elettorale.
Ci sono 42 loghi presentati in totale, con tante forze politiche minori che probabilmente non riusciranno a raccogliere le firme necessarie per arrivare alle urne. Tutta l’attenzione è quindi rivolta ai principali partiti: il primo a depositare il proprio simbolo è stata la lista Stati Uniti d’Europache riunisce con un recente accordo +Europa, Italia Viva, Psi, Radicali e altri movimenti minori.
Domenica hanno fatto seguito Azionela festa di Carlo Calenda, Fratelli d’Italia, Alleanza dei Verdi e della Sinistra, Lega e infine il Movimento 5 Stelleil cui marchio è stato depositato personalmente da Giuseppe Conteche ha mostrato con orgoglio l’aggiunta dell’hashtag #pace al classico simbolo delle cinque stelle.
Lunedì mattina tardi è arrivato l’onorevole parlamentare ForzaItalia Alessandro Battilocchio depositerà il simbolo del suo partito, che come già annunciato da tempo presenta è ben visibile la scritta “Berlusconi presidente”. e più in basso il riferimento a Noi moderatiche faranno parte delle liste elettorali.
Polemica nel Pd sul pedaggio
Il cartello del Partito Democratico è arrivato meno di un’ora prima dello scadere del tempo, la cui leadership domenica si è divisa sulla proposta di inserire nel logo il nome della segretaria Elly Schlein. Lei, infatti, ha fatto discutere sull’inedita personalizzazione del partito, che ha sempre evitato di identificare il voto con il suo segretario.
L’ultima parola è toccata a Schlein, che ha annunciato la sua decisione in una diretta su Instagram alle 15: sul logo non ci sarà nessun nome. “È stato proposto di inserire il mio nome nel logo, si è aperta una bella discussione, ringrazio chi ha fatto questa proposta, ma penso di poter dare un contributo correndo al loro fianco in questa lista. Una proposta che è più divisiva che rafforzativa e non ne abbiamo bisogno“, ha detto il segretario del Pd, che sarà leader nelle circoscrizioni elettorali Centro e Isole.
Un altro problema che ha generato malcontento è che il la candidatura del leader è “di facciata”: pur essendo eletta, Schlein ha dichiarato che non andrà a sedere al Parlamento europeo, ma resterà in Italia “per combattere ogni giorno le politiche sbagliate del governo Meloni“.
La decisione di porsi in testa alla lista nonostante l’intenzione di poi rinunciare alla poltrona, comune tra l’altro a diverse forze politiche, ha portato l’ex numero uno del Pd Romano Prodi per parlare di “ferita per la democrazia“. Ha peggiorato le cose Giuseppe Conteche ha scelto di non candidarsi con il suo Movimento 5 Stelle, giudicando una candidatura dei vertici del partito “inganno” degli elettori.
Chi sono i leader nelle cinque circoscrizioni elettorali
Dei 720 seggi del Parlamento europeo, 76 saranno occupati da deputati italiani scelto mediante elezione diretta da parte dei cittadini. Per garantire la proporzionalità è suddiviso il territorio nazionale cinque circoscrizioni elettorali sovraregionali che eleggono un numero di deputati proporzionato agli abitanti: circoscrizioni Nord-Ovest, Nord-Est, Centro, Sud e Isole.
I partiti possono presentare un numero massimo di candidati pari al numero totale dei seggi assegnati a ciascuna circoscrizione elettorale. Se eletto in più di una, il candidato dovrà scegliere in quale essere eletto formalmente e deciderà quindi di fatto a chi lasciare il posto tra i primi non eletti.
Dal 20 aprile i partiti hanno cominciato a sciogliere le riserve sulle loro candidature e ad annunciare i leader e parte delle loro liste elettorali. Schlein sarà il leader del Pd nelle circoscrizioni Centro e Isole, accompagnato dal governatore della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini (Nord Est), da Cecilia Strada (Nord Ovest) e Lucia Annunziata (Sud).
Per Forza Italia il leader sarà il segretario del partito Antonio Tajani in tutte le circoscrizioni tranne quella delle Isoledove si candiderà l’ex eurodeputato PD Caterina Chinnici. Anche gli Stati Uniti d’Europa hanno annunciato i leader, tra cui il leader di +Europa, Emma Bonino, nella circoscrizione Nord Ovest.
Ancora nessuna notizia da Lega, Movimento 5 Stelle e Azione, mentre Giorgia Meloni dovrebbe sciogliere le riserve sulla sua candidatura il 28 aprile all’assemblea programmatica di Fratelli d’Italia.
Partiti italiani e gruppi parlamentari europei
Non è insolito che i partiti di opposizione in Parlamento siano alleati a livello locale. Lo stesso accade in Europa e sarà particolarmente evidente per quegli elettori che, oltre a scegliere i propri deputati a Bruxelles l’8 e 9 giugno, voteranno anche per le elezioni comunali.
I deputati eletti nelle liste dei partiti nazionali, una volta a Bruxelles, convergono nella sette gruppi europei presenti in parlamento. Sono feste reali a cui si aderisce per affinità politicanon su base nazionale.
Partito Popolare Europeo (centrodestra) – Forza Italia e Südtiroler Volkspartei
Socialisti e Democratici (S&D, centrosinistra) – Partito Democratico
Rinnovare l’Europa (liberali) – Azione, +Europa, Italia Viva
Verdi (ambientalisti) – Europa verde
Conservatori e riformisti (a destra) – Fratelli d’Italia
Identità e democrazia (estrema destra) – Lega
La sinistra(sinistra/estrema sinistra) – Sinistra Italiana
Non registrato -Movimento 5 Stelle