Il mondo della moda ha perso un pezzo di storia. È morta il 1° marzo all’età di 102 anni a Palm Beach, in Florida, l’icona della moda e dello stile Iris Apfel. Caposaldo della moda newyorkese e non solo, Apfel è stata la musa ispiratrice di innumerevoli stilisti e professionisti del settore, un’esperta di costumi che ha fatto del massimalismo il suo punto di forza.
La storia di Iris Apfel
Nata nel 1921 nel famoso quartiere Astoria di New York da una famiglia di commercianti di origine ebraica, Iris era una donna eccentrica e anticonformista, appassionata d’arte, amante dei gioielli, del colore e degli accostamenti azzardati. Per lei erano indispensabili i vistosi occhiali dalla montatura spessa, il rossetto rosso e i tipici capelli bianchi. Col tempo, il suo stile e il suo fascino si affermarono nel panorama della moda mondiale, trasformando Iris in una figura da imitare, conosciuta e riconosciuta ovunque andasse. A 27 anni sposò Carl Apfel con il quale, due anni dopo, fondò l’azienda tessile Old Wild Weavers, attiva fino al 1992.
Dopo aver completato la sua esperienza da imprenditrice, ha iniziato la carriera da modella, arrivando, alla veneranda età di 90 anni, a firmare un contratto con la prestigiosa agenzia IGM. Non solo. Iris ha anche lavorato come designer di interni per la Casa Bianca durante i mandati di Truman, Eisenhower, Kennedy, Johnson, Nixon, Ford, Carter, Reagan e Clinton. Hai poi collaborato con numerosi stilisti e creato numerose collezioni. Nel 2005, il Costume Institute le ha dedicato una mostra incentrata sui suoi look intitolata Rara Avis: The irreverent Iris Apfel. Infine, nel 2014, il regista Albert Maysles ha realizzato il documentario Iris.