Purtroppo nel mondo, secondo i dati del Global E-waste-Monitor 2020, solo il 17% dei dispositivi elettronici viene riciclato. Con un doppio spreco. Un enorme contributo all’inquinamento ambientale, a tutti i livelli, e alla perdita del preziosissimo materiale contenuto in questi dispositivi che potrebbe invece essere recuperato.
COME SMALTIRE I RIFIUTI ELETTRONICI
Lo spreco di apparecchi elettrici ed elettronici è scandaloso quasi quanto quello di cibo. E anche in questo caso contano molto le cattive abitudini e l’ignoranza. Con troppa indifferenzasoprattutto dopo un periodo di festeggiamenti durante il quale abbiamo ricevuto a regalogettiamo il primo secchio dispazzatura il vecchio cellulare o il vecchio asciugacapelli, contribuendo così a inquinando e sprecando una serie di materiali molto preziosi. E con troppa ignoranza non siamo informati né sulle corrette modalità di smaltimento di questi dispositivi, che non sono poi così complicati, né sull’enormità di materiali preziosi (anche oro) che contengono. Aggiungendo le due cose, si spiega anche perché, in media, ogni famiglia italiana possiede, chiusi in qualche cassetto o cantina, ben 8 dispositivi elettrici ed elettronici. Altro sciupare.
DOVE GETTARE I RIFIUTI ELETTRONICI
Televisori, cellulari, ma anche robot da cucina, tostapane, forni a microonde, computer, modem, chiavette USB, frigoriferi, lavatrici e gli altri elettrodomestici non sono spazzatura qualunque, ma sono RAEE, rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettronichecioè rifiuti speciali il cui smaltimento è regolato dalla legge (per l’Italia dal D.Lgs. 151 del 2005). Parliamone oltre 1 milione di tonnellate di RAEE prodotti ogni anno nel nostro Paese, quasi 18 kg per abitante.
Per i rifiuti elettronici è prevista la raccolta differenziata. Dovete quindi portarli l’uno dall’altro 3.600 isole ecologiche comunali attrezzato per lo smaltimento dei RAEE. Da questi centri di raccolta i rifiuti vengono poi inviati agli impianti di trattamento che evitano il dispersione degli inquinanti e consentire il riciclaggio delle materie prime. Ovviamente non dimenticare, purché sia una strada percorribile, il diritto alla riparazione.
SMALTIMENTO DEI COMPONENTI ELETTRONICI
SMALTIMENTO RIFIUTI ELETTRONICI
I RAEE non sono tutti uguali, ad ogni tipologia corrisponde il cestino giusto, a seconda delle precise normative dell’isola ecologica scelta per lo smaltimento. Assicurarsi che sull’apparecchio sia presente il simbolo del bidone barrato, che indica la possibilità di raccolta differenziata.
Se invece intendi acquistarne uno nuovo equipaggiamento, hai la possibilità di lasciare gratuitamente il tuo vecchio elettrodomestico in negozio. Il rivenditore ha l’obbligo di farlo Ritira gratuitamente gli oggetti usati al momento dell’acquisto secondo le disposizioni dell DM 65/2010 “Uno contro Uno”. È disponibile anche il ritiro gratuito con consegna a domicilio delle nuove apparecchiature elettroniche.
Nei negozi di elettronica è possibile consegnare senza acquisto anche piccoli elettrodomestici di lunghezza inferiore a 25 cm, come rasoi elettrici, lampadine o apparecchi per capelli.
Per i RAEE ingombranti è possibile richiedere l’ ritiro a domicilio: si tratta di un servizio presente in molti comuni.
Con la solita anomalia italiana: quella di predisporre tutto per una corretta gestione del problema dei rifiuti elettronici, essendo uno dei primi Paesi in Europa a rimettere in circolo materiali riciclati, ma l’ultimo per lo smaltimento dei RAEE, con una media del 34,4% rispetto al 42% circa in Europa.
PER SAPERNE DI PIÙ: Ecco i gioielli realizzati attraverso il recupero dei rifiuti elettrici ed elettronici
TELEFONI CELLULARI SMALTITI
In uno studio sui cellulari dismessi, cioè inutilizzati, l’Italia si ritrova con 1,05 cellulari abbandonati per ogni abitante. E allo stesso tempo ogni anno circa 10 milioni di smartphone diventano rifiuti elettronici. La vita media di uno smartphone nel nostro Paese è di tre anni. Questi dati non fanno altro che confermare lo spreco che si consuma attorno all’enorme circolazione di cellulari dismessi.
ERRORI DA NON FARE CON I RIFIUTI ELETTRONICI
In tema di smaltimento esistono tanti falsi miti che occorre sfatare procedendo ad uno smaltimento corretto, ecco i più comuni:
• Gettateli nel sacco nero per la raccolta dei rifiuti indifferenziati
• Accumulare i rifiuti tecnologici in cantina o dimenticarli in cantina cassetti
• Mescolarli con altri rifiuti
I DANNI DEI RIFIUTI ELETTRICI MALE SMALTITI
I l corretto smaltimento dei rifiuti l’elettronica non è solo una questione ambientale: riguarda la nostra saluto. A lanciare l’allarme è uno studio condotto in Cina, il Paese dove viene smaltita la maggior parte dei rifiuti elettronici nel mondo.
Fangxing Yang, ricercatore dell’Università di ZehjiangHo deciso di provare a capire se c’era aria intorno Taizhou, uno dei più grandi impianti di smaltimento del Paese, è dannoso per la salute e, soprattutto, in che misura. Durante i processi di smaltimento, infatti, vengono rilasciati nell’atmosfera composti organici e metalli pesanti; respirazione aria contaminata, questi inquinanti possono accumularsi nel corpo, causando molti problemi di salute, compresi quelli pubblici. Yang ha quindi raccolto campioni di aria nei dintorni dello stabilimento, per poi depurarli dagli agenti inquinanti presenti e metterli poi a contatto con cellule polmonari umaneanalizzando poi gli effetti delle sostanze sulla produzione di interleuchina-8 (un mediatore dell’infiammazione), sulla formazione del danno ossidativo alle cellule e sui livelli di gene p53coinvolti nello sviluppo dei tumori.
I risultati sono stati molto chiari: infiammazione e stress ossidativo aumentare così come i livelli di p53 a causa di tutti gli inquinanti esaminati. Sono tutti fattori che possono causare danni al DNA, mutazioni, tumori e malattie cardiovascolari.
Assolutamente vietato, spiega Yang, è lo smaltimento all’aperto di tali rifiuti, ad es tutela inadeguata dei lavoratori di impianti di trattamento e smaltimento.
SMALTIMENTO RIFIUTI ELETTRONICI ITALIA
Gli ultimi dati su smaltimento dei rifiuti elettronici hanno due elementi, uno negativo e l’altro positivo. Durante la pandemia, e forse anche a causa del lockdown, lo smaltimento dei rifiuti elettronici, fatto correttamente, è aumentato (+6,35 per cento nel 2021), e questa è una buona notizia. D’altronde ogni italiano smaltisce ben poco più di sei chilogrammi di materiale elettronico: un terzo di quello che elimina.
- Ridurre i serragas e inquinamento, perché le sostanze contenute vengono eliminate in modo sicuro.
- Recuperare materia prima, perché alluminio, vetro, rame e plastica possono essere in gran parte riciclati per oltre il 90% del loro peso.
- Combatti il traffici illegali di dispositivi elettronici nei paesi in via di sviluppo.
- Aumentare a monte il mercato dei prodotti rigenerati, che fa risparmiare il portafoglio e l’ambiente.
CHI PRODUCE PIÙ RIFIUTI ELETTRONICI AL MONDO?
RIFIUTI ELETTRONICI SPRECATI
Lo spreco di rifiuti elettronici in Italia è molto elevato. Con un doppio danno: ambientale, considerando i danni causati da questi materiali, ed economico dato che contengono un’enorme quantità di materie prime, tutte riciclabili e riutilizzabili. Ogni anno escono dalle case degli italiani 720mila tonnellate di rifiuti elettronici, ma solo il 37 per cento viene raccolto nei posti giusti, dopo un corretto smaltimento, e poi riciclato. Record negativo nell’Unione Europea, dove solo Romania, Malta, Cipro e Portogallo se la passano peggio di noi. E il resto dei rifiuti elettronici? Finisce nel discariche o viene esportato illegalmente. Dati così negativi si spiegano con le cattive abitudini degli italiani riguardo ai rifiuti elettronici, la complessità del sistema di smaltimento e la mancata conoscenza di una legge che dovrebbe essere estesa anche ai negozi più piccoli. I punti vendita di prodotti elettronici, con una superficie pari o superiore a 400 metri quadrati, hanno l’obbligo di raccogliere i rifiuti elettronici anche quando il cliente non acquista un nuovo prodotto.
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COME FARE LA DIFFERENZIAZIONE SEPARATA. RIFIUTO PER RIFIUTO: