Nel corso della campagna elettorale per le regionali in Abruzzo, il leader della Lega Matteo Salvini interviene anche in quella negli Stati Uniti. L’endorsement per il candidato repubblicano Donald Trump arriva dal vicepremier del governo di centrodestra, poco dopo la conclusione della visita del premier Giorgia Meloni a Washington dove ha incontrato il presidente Joe Biden. Un commento che ha scatenato polemiche in Italia mentre da parte dell’amministrazione americana è arrivato un “no comment”. «Altri tre passi avanti per il cambiamento alla Casa Bianca. Da Bruxelles a Washington, il cambiamento sta arrivando!», ha detto il vice primo ministro, commentando la vittoria di Trump ai caucus in Idaho, dopo i successi in Michigan e Missouri.
E che ci sia forte attenzione sulle frasi del leader della Lega, anche in vista delle sfide elettorali in Italia, lo dimostra la risposta di Debora Serracchiani (Pd) che non ha perso l’occasione per attaccare il ministro in vista delle elezioni europee: «Celebrare l’avanzata di Trump è come mostrare odio per gli interessi dell’Italia e dell’Europa. Salvini spera che resteremo soli contro Putin e magari che ci raggiunga a casa – ha detto il deputato -. A destra e in ogni populismo c’è sempre un’attrazione fatale per gli autocrati e i dittatori, oppressori dei popoli e dispregiatori dei diritti. Queste elezioni europee sono davvero un momento in cui decidiamo concretamente se vogliamo rimanere liberi o servire lo straniero.”
Le frizioni interne sulle questioni internazionali non riguardano solo il centrodestra: Osvaldo Napoli di Azione, schierato anche lui dalla parte del M5S in Abruzzo, ha attaccato Conte per le sue posizioni sulla “linea Ue che punta alla vittoria militare dell’Ucraina”, definendolo espressamente putinista: “Senza ideali e senza valori, Giuseppe Conte è il riferimento oggettivo di quel mondo, neanche tanto sommerso, che è il putinismo italiano ed europeo”, ha affermato l’esponente del partito Calenda.