L’iniziativa, organizzata dal Global privacy Enforcement Network, è in programma dal 29 gennaio al 2 febbraio…
I modelli di design ingannevoli presenti su siti web e app saranno oggetto del “Privacy Sweep”, l’ampia indagine conoscitiva coordinata dal Global privacy Enforcement Network (GPEN), rete internazionale di cui fa parte anche il Garante italiano.
Per quanto riguarda il nostro Paese, lo Sweep riguarderà i siti web e la data sarà scelta dall’Autorità in una data compresa tra il 29 gennaio e il 2 febbraio, periodo individuato dal GPEN per coordinare l’azione.
Secondo la definizione del Comitato europeo per la protezione dei dati (EDPB), i modelli di progettazione ingannevoli sono interfacce e percorsi di utente che cercano di influenzare le persone a fare scelte inconsapevoli riguardo al trattamento dei propri dati personali, che sono indesiderate e potenzialmente dannose, spesso contrarie agli interessi degli utenti, ma favorevoli a quelli delle piattaforme.
I siti e le app oggetto dello Sweep verranno analizzati secondo una serie di indicatori, che vanno dalla chiarezza dei testi al design dell’interfaccia, e che riguarderanno, ad esempio, la presenza di messaggi fastidiosi o di ostacoli o interazioni forzate posti sulla via delle scelte.
Sulla base dei risultati, ciascuna autorità privacy potrà organizzare attività di sensibilizzazione sul tema, contattare i titolari per segnalare le criticità emerse dall’indagine o avviare indagini a loro carico.
Cos’è il GPEN
I l Rete globale di tutela della privacy è stata creata nel 2010, ispirandosi a una Raccomandazione dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) che invitava i paesi membri a promuovere la creazione di una rete informale di autorità privacy, e altre parti interessate, per discutere gli aspetti pratici della cooperazione sull’attuazione della protezione dei dati.