ROMA, 22 DICEMBRE – UE, NATO e ONU sono pilastri
della politica estera dell’Italia, lo ha confermato giovedì il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni agli Ambasciatori d’Italia presso oltre 100 Stati e organizzazioni internazionali.
“Siete le bandiere italiane nel mondo”, ha detto il capo del governo italiano agli inviati nel suo discorso che ha chiuso l’incontro di due giorni. “L’Occidente è il campo da gioco dell’Italia e
“La missione dell’Italia è difenderla”, ha aggiunto il Premier Meloni: “Siamo di fronte a sfide enormi ed è necessario utilizzare al meglio le nostre risorse, gli strumenti della politica estera, della diplomazia, della sicurezza”, ha detto alla Conferenza prima di partire per l’Iraq per portare gli auguri di buone feste ai militari italiani.
“Ci troviamo di fronte alla missione di difendere il sistema che abbiamo creato dalle macerie della Seconda guerra mondiale.
Dobbiamo evitare il rischio che questa situazione ci riduca al ruolo di raccontare l’Occidente, il nostro campo di gioco, contro il resto del mondo. Per questo è necessario il dialogo. Il conflitto in Ucraina è uno spartiacque, dobbiamo rinnovare i legami con i nostri Paesi amici”.
Il premier Meloni ha chiesto agli italiani di spegnere le luci per un’ora per comprendere la difficile situazione degli ucraini alle prese con le interruzioni di corrente dovute all’incessante bombardamento missilistico russo.
“In tutte le culture questo è il momento della vittoria della luce sulla
buio, ma invece l’Ucraina vive quasi tutti i suoi giorni senza elettricità. Per capire come sono gli ucraini, chiederei a tutti gli italiani di staccare per un’ora al giorno tutta l’energia che hanno, per capire cosa significa avere persone che difendono la libertà e l’amore per la patria.
Ha anche detto agli inviati che era un errore dipendere troppo
molto sugli USA per la sicurezza. “Ci siamo resi conto della dipendenza eccessiva, dell’errore strategico in termini di sovranità che si fa rinunciando a certe catene del valore, della dipendenza energetica dalla Russia, e probabilmente ci rendiamo conto dell’eccessiva dipendenza dagli Stati Uniti in termini di sicurezza”, ha detto agli inviati: “E siamo consapevoli che non sarebbe intelligente uscire dalla dipendenza dalla Russia favorendo una dipendenza dalla Cina. Un altro errore che rischiamo di fare”. (@OnuItalia)