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La prima fase della riforma del Codice della strada giunge sostanzialmente al traguardo: l’Aula della Camera sta approvando il disegno di legge che modifica diverse parti del testo vigente e delega al Governo una riforma complessiva (AC 1435-A). Alle novità originariamente previste (giugno 2023), si aggiungono soprattutto l’abbassamento del limite di cilindrata a 120 cc per l’accesso motociclistico alle autostrade e alle principali strade extraurbane, l’omologazione dei rimorchi trainati da moto, la riprogettazione del limiti di potenza degli autoveicoli guidabili da chi ha la patente B da meno di tre anni, l’aggiunta della confisca del veicolo alle sanzioni per guida contromano in curve, dossi o incroci, la responsabilità diretta del proprietario del veicolo per mancanza di assicurazione per la responsabilità civile quando lascia il veicolo nella disponibilità di altri e la possibilità di istituire zone territoriali a traffico limitato fuori dai centri urbani per ragioni ambientali.
Il disegno di legge passa ora al Senato
Il disegno di legge passa ora al Senato, ma la pratica recentemente istituita si basa di fatto sull’unicameralismo. Si può quindi presumere che, a meno di ripensamenti in occasione delle elezioni europee, il disegno di legge abbia buone probabilità di entrare in vigore così come è stato approvato dalla Camera.
Molti cambiamenti
Il passaggio del disegno di legge a Montecitorio l’ha cambiato in molti punti, ma non nei tre che probabilmente fanno più scalpore: la controversa (vedi Il Sole 24 Ore del 19 settembre 2023) abolizione del requisito dello stato di alterazione per costituire il reato di guida sotto effetto di stupefacenti (basta solo la positività al test per la presenza di sostanze nell’organismo), l’inasprimento delle sanzioni per guida con tasso alcolemico superiore a 0,8 g/l (obbligo per due o tre anni di rispettare l’alcol zero e guidare solo veicoli dotati di alcol lock) e la sospensione “breve” della patente per chi ha meno di 20 punti (sette giorni) o 10 (15 giorni) e commette alcune infrazioni (tra cui la uso del cellulare durante la guida, mancato utilizzo delle cinture di sicurezza e dei seggiolini e guida contromano) attualmente non punibili con la sospensione o che comportano la sospensione solo in caso di recidiva.
Misure per i nuovi conducenti
Nel dettaglio le modifiche ai limiti di potenza dei veicoli che possono essere guidati dai nuovi guidatori con patente B. Il testo originario del disegno di legge introduceva un inasprimento, portando la durata da uno a tre anni dall’ottenimento di tale licenza. In “compensazione”, gli emendamenti approvati alla Camera hanno aggiunto un incremento di tali limiti: una potenza massima di 105 kW per tutti i veicoli M1 (autoveicoli adibiti al trasporto di persone con massa complessiva entro 3,5 t) e 75 kW/t di potenza/ rapporto di tara per tutti gli altri veicoli, mentre attualmente è necessario mantenersi entro i 55 kW/t di potenza/tara (65 se il veicolo è elettrico o ibrido plug-in) e anche, per la M1, 70 kW di potenza massima.
Diversi tipi di violazione allo stesso tempo
Anche il fronte dei controlli automatici è complesso: in senso estensivo si spazia dalla possibilità di rilevare più tipologie di infrazioni contemporaneamente con uno stesso dispositivo all’ampliamento dei casi di accertamento a distanza (con dispositivi non presidiati da agenti) e al valore sanzionatorio affidate alle telecamere di videosorveglianza per le infrazioni più gravi alle norme autostradali e alle principali strade extraurbane, se le immagini vengono visionate da un addetto in tempo reale o da lui “certificate” entro 24 ore. In senso restrittivo, la sanzione per circolazione abusiva in una zona a traffico limitato non può essere più di una al giorno (ma con l’aggiunta dell’eventuale tassa d’ingresso) e sta arrivando un decreto ministeriale con nuovi vincoli sui controlli di velocità (vedi Il Sole 24 Ore del 6 marzo).
Biciclette e scooter
Interventi anche sulla mobilità “green”, tra cui il divieto di sorpasso alle bici se non è possibile mantenere almeno 1,5 m di distanza laterale e l’obbligo di targa, assicurazione e casco sui monopattini elettrici.
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Maurizio Caprino
vicecaposervizio