Possibilità di sostituire VDL:
Thierry Bretone
Perché? È francese. Breton ha dichiarato a POLITICO l’anno scorso di essere stato un candidato del “Piano B” per diventare commissario europeo nel 2019 (ha ottenuto l’incarico solo dopo che la prima scelta, Sylvie Goulard, è stata eliminata durante le udienze di conferma in Parlamento). Ha lasciato intendere con forza di essere disponibile a diventare ancora una volta il Piano B, nel caso in cui la candidatura di von der Leyen non dovesse avere successo. In quanto ex ministro delle Finanze francese, Breton ha esperienza come dirigente di alto livello e, sebbene non appartenga al PPE, ha una tendenza conservatrice. Il suo track record come ex amministratore delegato che ha riportato la politica industriale nell’agenda della Commissione gli permette di sostenere che dovrebbe guidare un esecutivo dell’UE che sarà molto più concentrato sulla competitività.
Breton è emerso anche come il critico di più alto profilo di von der Leyen nella bolla di Bruxelles. In un famigerato tweet successivo alla sua nomina a candidato capolista del PPE, Breton ha osservato che il capo della Commissione non ha esattamente ottenuto il sostegno unanime all’interno del PPE per un secondo mandato. Faceva anche parte del gruppo di commissari che criticavano la scelta di Markus Pieper come inviato delle PMI della Commissione. E mentre un alto funzionario francese ha detto a POLITICO che Macron era “furioso” per il tweet di von der Leyen, altri funzionari francesi da allora hanno affermato che Presidente dopotutto non era poi così turbato.
Perché no? Breton ha forse più nemici che amici nei massimi circoli dell’UE, anche all’interno della Commissione e in molti paesi dell’UE, e molti mettono in dubbio il suo curriculum. La sua sfacciata autopromozione e la reputazione di parlare prima di consegnare ha infastidito i suoi colleghi commissari, primo fra tutti il capo della concorrenza Margrethe Vestager, ma anche molti dipendenti e funzionari pubblici con cui avrebbe dovuto lavorare.
Un articolo feroce (e anonimo!) pubblicato sul quotidiano francese Atlantico ha descritto Breton come “il peggior commissario francese degli ultimi 30 anni”, suggerendo che abbia rivali determinati a indebolirlo. Inoltre, non fa parte del PPE, e la controversia sul suo periodo a capo della società tecnologica francese Atos è vista come un grave ostacolo per qualsiasi potenziale conferma da parte del Parlamento europeo.
Possibilità di sostituire VDL:
Una sorpresa
Perché? La lunga contrattazione tra i gruppi politici sulle posizioni più importanti in Europa dopo le elezioni europee è sempre piena di sorprese. Nel 2019 nessuno avrebbe scommesso sulla nomina di von der Leyen a presidente della Commissione; Bruxelles potrebbe essere sorpresa da un candidato di cui non ha mai sentito parlare né incontrato prima.
Perché no? Non abbiamo idea di chi possa essere (altrimenti non sarebbe una sorpresa).
Possibilità di sostituire VDL:
Clea Caulcutt ha contribuito con un reportage da Parigi. Šejla Ahmatović e Jacopo Barigazzi hanno contribuito con un reportage da Bruxelles.
if ( document.referrer.indexOf( document.domain )