La Camera della Moda cambia tono e stile…anche se, in ultima analisi, la strategia resta la stessa. Nella sua prima apparizione pubblica, Carlo Capasa, il nuovo presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana (CNMI), ha offerto semplicità e franchezza.
Con un abito attillato e una cravatta ampia, ha dato una ventata di aria fresca all’istituzione che, dal 1958, promuove le aziende del made in Italy, che insieme valgono 30 miliardi di euro, ovvero la metà del fatturato complessivo dell’industria della moda italiana.
Da solo, Capasa ha svelato la sua tabella di marcia in un’atmosfera amichevole, mentre l’ex presidente Mario Boselli si è fatto da parte tra il pubblico. Il nuovo presidente, che supervisiona anche Costume National, che ha fondato con suo fratello, lo stilista Ennio Capasa, ha descritto una serie di passi che intende compiere nel prossimo anno al ritmo di uno al mese!
“Sono l’uomo più fortunato del mondo perché sono supportato nel consiglio direttivo da persone di prim’ordine, da Patrizio Bertelli (Prada), a Renzo Rosso (OTB) a Diego Della Valle. Noi italiani siamo eccellenti quando si tratta di arte manifatturiera e imprenditoriale. Tuttavia, siamo molto meno capaci di parlare di noi stessi”. È in relazione a questo tema centrale “narrativo” che Capasa ha dato il via alla sua presentazione annunciando l’organizzazione di un “Italian fashion summit” il prossimo autunno.
Un’ulteriore iniziativa: per promuovere al meglio le eccellenze italiane, sta istituendo un convoglio speciale, “il grande treno della moda”, che partirà da Firenze al termine di Pitti Uomo il 19 giugno, e si recherà a Milano, dove la sera stessa inizierà la settimana della moda maschile. A bordo: la stampa internazionale, che verrà poi condotta all’Esposizione universale di Milano.
Per cambiare la sua immagine un po’ “provinciale e controversa”, la Camera della Moda ha addirittura in programma di selezionare “ambasciatori di prestigio”, che diffonderanno la buona parola in tutto il mondo. L’obiettivo è in particolare quello di attrarre giornalisti stranieri, che potranno beneficiare dell’assistenza di un “concierge” per lavorare nelle migliori condizioni possibili durante la settimana della moda milanese!
Infine, per combattere l’immagine negativa che gli stranieri hanno degli italiani, il neo-presidente promette di intervenire sui calendari delle sfilate di moda, fonte di infinite polemiche.
Altro cambiamento fondamentale: il sostegno ai giovani stilisti. A questo proposito, Capasa ha annunciato numerose iniziative, dalla creazione di un hub a Milano, dove i giovani talenti potranno presentare il loro lavoro e incontrarsi, all’istituzione di una giornata speciale che culminerà in un grande evento a Milano per gli studenti dell’ultimo anno di tutte le scuole di moda italiane.
La Camera della Moda intende inoltre organizzare un tour mondiale per far conoscere le nuove generazioni del Made in Italy, rafforzando al contempo il rapporto con grandi magazzini e distributori a vantaggio dei giovani stilisti italiani.
Comunicazione, internazionalizzazione, attenzione ai giovani… Erano i punti sottolineati anche da Jane Reeve, nominata AD della Camera della Moda lo scorso anno e recentemente licenziata. Ma con Carlo Capasa il tono della Camera è nettamente cambiato.
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