Nonostante un ultimo bimestre abbastanza faticoso per i brand che producono tecnologia, nei padiglioni dell’ Congresso mondiale mobile lo sforzo consiste nel mantenere alto l’ottimismo. I grandi player del mercato globale che sono volati a Barcellona dalla Cina e dalla California hanno confermato i loro piani di investimenti per i prossimi anni, privilegiando il mercato europeo.
Nel frattempo l’intelligenza artificiale è impegnata ad aggiungere vitamine ai consueti dispositivi e anche in Italia le reti 5G stanno diventando davvero funzionanti e, come dimostrano gli operatori di rete, iniziano ad aprire nuove forme di business. L’attesissimo Xiaomi Auto SU7 il veicolo elettrico a guida autonoma è una delle principali attrazioni della fiera. Nessuno in Europa l’aveva visto in dimensioni reali e ora brilla di blu elettrico mentre viene sottoposto a video e selfie.
Xiaomi ribadisce il concetto: con dieci miliardi di dollari investiti nel prossimo decennio. Il gruppo fondato da Lei Jun sarà tra i primi cinque maggiori produttori di automobili al mondo. Non male per un’azienda che ha cominciato a parlare di micromobilità prima degli altri, inondando le strade di monopattini. Come sempre, gli smartphone sono il pezzo forte. Nel mondo il record di quattro miliardi di pezzi. Honor ha presentato il suo top di gamma Magic6 Pro che aggiorna le edizioni precedenti e aggiunge l’intelligenza artificiale. A livello sperimentale, l’azienda nata come internet brand di Huawei ha introdotto una funzione di eye tracking che consentirà agli utenti di aprire e spostare la macchina da remoto, semplicemente guardando il display dello smartphone. Siamo nel mondo della sperimentazione anche se la “magia” è già disponibile nel mercato cinese e stiamo lavorando per attivarla anche in quelli occidentali.
Ai cinesi piacciono i paragoni con i colossi del mercato, quindi Honor ha mostrato alcuni dati International Data Corp: Apple detiene il 17,3% del mercato degli smartphone in Cina, Honor si attesta al 17,1. Carlo Barocco il direttore esecutivo di Motorola Europe Expansion (gruppo Lenovo), in una conversazione informale con i media, ha ricordato che grazie all’ecosistema -che Motorola Può trarre vantaggio dal colosso Lenovo – il brand ha conquistato il 12% del mercato in Italia e “continua a rinnovare il design dei suoi modelli perché nel Paese della moda e del design i consumatori chiedono oggetti belli e colorati da usare”.
Di scena all’evento di lancio del nuovo Xiaomi 14 e Xiaomi 14Ultra si sono alternati due personaggi di spicco. Cristiano AmónIl CEO di Qualcomm ha presentato il super processore Snapdragon 8 generazione 3 per nuovi modelli con enormi capacità di calcolo per gestire l’intelligenza artificiale e il lavoro mobile. Il secondo ospite è il leggendario CEO di di Leica Mattia Harsch che ha raccontato il certosino lavoro che ha permesso di integrare le ottiche dell’azienda tedesca nel nuovo smartphone top di gamma con lenti Summilux a sei lunghezze focali.
Xiaomi 14 Ultra è un fiore all’occhiello costoso tra gli smartphone: 1499,99 euro. Sembra nato proprio per attirare i curiosi, il prototipo di laptop presentato da Lenovo con uno schermo trasparente che permette di vedere attraverso, come accade nel film Rapporto di minoranza. Dopo il primo PC pieghevole, Lenovo mostra ai professionisti questa tecnologia sperimentale Progetto Cristallo, per dimostrare la sua capacità di anticipare il futuro anche se per ora non si conoscono applicazioni concrete. Dall’oscura cittadina olandese Culemborg proviene Oloconnessioni una cabina telefonica avveniristica che permette di vedere l’ologramma completo dell’interlocutore e mostrare i prodotti a lunghissima distanza.
A confermare il ruolo centrale dell’intelligenza artificiale c’è stato il keynote di Demis Hassabis considerata una vera star del settore per averla co-fondata Mente profonda la struttura londinese successivamente acquistata da Google. Sono poi saliti sul palco il presidente e amministratore delegato di Accenture Giulia dolce, l’amministratore delegato di China Mobile Yang Jie e il miliardario Michele Dell per ribadire la forza del suo gruppo che costruisce PC con una forte vocazione imprenditoriale. E il manager italo-argentino-americano Antonio Neri CEO di HP Enterprise, che ha già superato le barriere del 5G e ne ha descritto le performance che ne derivano reti6G.
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