Secondo la Corte Internazionale di Giustizia Israele deve smantellare immediatamente gli insediamenti illegali in Cisgiordania e accusa il governo di Netanyahu di apartheid nei confronti dei cittadini palestinesi: “Devono essere risarciti”
La Corte Internazionale di Giustizia (ICJ), la corte suprema delle Nazioni Unite, ha dichiarato che l’occupazione israeliana, durata 57 anni, è illegale. Israele deve immediatamente smantellarla, così come i suoi insediamenti illegali. La corte condanna l’apartheid che l’ha sostenuta e chiede un risarcimento per i palestinesi.
Dopo la storica sentenza della Corte Internazionale di Giustizia, sarebbe giusto imporre immediatamente sanzioni a Israele, come è stato fatto con il Sudafrica dell’apartheid.
Ora più che mai abbiamo bisogno di un’iniziativa europea per la pace, non solo degli impegni vaghi di Ursula von der Leyen, nel suo discorso programmatico per il secondo mandato alla guida della Commissione europea.
Ora gli Stati Uniti devono smettere di armare lo Stato di Israele. Rispettiamo il diritto internazionale e smettiamo di accusare di antisemitismo coloro che sono solidali con il popolo palestinese.
ecco il testo della risoluzione della Corte Internazionale di Giustizia
Ecco quanto costa Lo riferisce Euronews: La Corte Internazionale di Giustizia dell’Aia ha stabilito che la politica di insediamento di Israele nei Territori Palestinesi “viola il diritto internazionale”, ha affermato il Presidente della Corte Nawaf Salam durante la sessione odierna. In un parere consultivo richiesto dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, la Corte ha affermato che “lo Stato di Israele ha l’obbligo di porre fine alla sua presenza illegale nei territori palestinesi occupati il più rapidamente possibile, di cessare immediatamente ogni nuova attività di insediamento, di evacuare tutti i coloni e di riparare i danni causati”.
Il presidente Salam ha aggiunto che “la natura degli atti di Israele, tra cui la frequente confisca di terreni a seguito della demolizione di proprietà palestinesi per la riassegnazione agli insediamenti israeliani, indica che queste misure non sono di natura temporanea e pertanto non possono essere considerate ammissibili ai sensi della Quarta Convenzione di Ginevra”. Secondo il tribunale internazionale, “il trasferimento di coloni da parte di Israele in Cisgiordania e Gerusalemme Est, insieme al mantenimento di quelli già presenti, sono contrari all’articolo 49 della Quarta Convenzione di Ginevra”. L’uso delle risorse naturali è anche “incoerente” con gli obblighi dello Stato ebraico ai sensi del diritto internazionale “come potenza occupante”. Il tribunale ha anche affermato che la violenza dei coloni contro i palestinesi e “l’incapacità di Israele di prevenirla e punirla efficacemente” contribuiscono a creare un “ambiente coercitivo contro i palestinesi”.
Ben Gvier, Smotrich all’Aia: annettere ampie zone della Cisgiordania Itamar Ben Gvir e Bezalel Smotrich, ministri del governo israeliano di estrema destra, hanno chiesto l'”annessione” di ampie zone della Cisgiordania in risposta alla sentenza della Corte internazionale di giustizia dell’Aia di oggi, secondo cui la presenza di Israele nei territori è “illegale”, hanno riferito i media israeliani. Anche il primo ministro Benjamin Netanyahu ha risposto rapidamente: “Il popolo ebraico non è conquistatore nella propria terra, né nella nostra eterna capitale Gerusalemme, né nella terra dei nostri antenati in Giudea e Samaria”, ha affermato. In un duro attacco alla corte, ha definito la decisione dell’Aia “falsa e incapace di distorcere la verità storica”. Netanyahu “riafferma la legalità dell’insediamento israeliano in tutti i territori della nostra patria”.
Le Nazioni Unite considerano illegali gli insediamenti israeliani nei territori palestinesi occupati. La Presidenza dell’Autorità Nazionale Palestinese ha definito l’opinione della Corte “una vittoria per la giustizia”. Abbas ha quindi invitato la comunità internazionale a costringere Israele, la potenza occupante, “a porre fine alla sua occupazione e al suo progetto coloniale in modo completo e immediato, senza restrizioni o condizioni”.