L’amministrazione Biden ha revocato otto licenze che in precedenza consentivano ad alcune aziende di fornire beni al colosso cinese delle telecomunicazioni Huawei.
Questa informazione, rivelata per la prima volta in un documento ottenuto da Reuters, evidenzia i continui sforzi del governo degli Stati Uniti per fare pressione sulla società in ripresa.
Il Dipartimento del Commercio, che supervisiona la politica di esportazione degli Stati Uniti, ha confermato che dall’inizio del 2024 ha revocato “otto licenze aggiuntive che coinvolgono Huawei”. Sebbene le aziende specifiche interessate non siano state nominate, precedenti rapporti indicavano che le licenze per importanti aziende tecnologiche come Qualcomm e Intel erano tra quelle ritirate.
Questa azione arriva nel bel mezzo della recente ripresa di Huawei nel mercato globale. Nonostante sia stata inserita in una lista di restrizioni commerciali degli Stati Uniti nel 2019 a causa di preoccupazioni per la sicurezza nazionale, l’azienda ha dimostrato una notevole resilienza. Nelle prime sei settimane del 2024, le vendite di smartphone di Huawei sono aumentate del 64 percento anno su anno, secondo la società di ricerca Counterpoint. Questa rimonta è stata in parte alimentata dal lancio di un nuovo telefono dotato di un chip all’avanguardia prodotto dal produttore di chip cinese SMIC, nonostante le restrizioni all’esportazione degli Stati Uniti su entrambe le aziende.
Il documento fa anche luce sulla portata più ampia dei controlli sulle esportazioni statunitensi. Tra il 2018 e il 2023, il Dipartimento del Commercio ha approvato licenze per un valore di 335 miliardi di dollari su 880 miliardi di dollari di domande di autorizzazione a vendere a entità cinesi presenti nell’elenco delle restrizioni. In particolare, 222 miliardi di dollari di queste approvazioni sono arrivate nel 2021, il primo anno di mandato del Presidente Biden.
La revoca delle licenze è vista come parte di una strategia più ampia per frenare l’avanzamento tecnologico di Huawei. Tuttavia, il Dipartimento del Commercio ha osservato che alcune approvazioni per Huawei includono ancora “componenti a bassa tecnologia per articoli di consumo di massa” che sono ampiamente disponibili in Cina da varie fonti.
Mentre aumentano le pressioni dei falchi repubblicani della Cina al Congresso per assumere una posizione più dura, le azioni dell’amministrazione Biden segnalano un impegno continuo nel limitare l’accesso di Huawei alla tecnologia statunitense. L’azienda, che ha sempre negato di essere un rischio per la sicurezza, ora deve affrontare nuove sfide nel navigare nel complesso panorama del commercio internazionale e delle tensioni geopolitiche.