Il futuro di il ComuN Agricolo Politica (PAC) era al centro della riunione della commissione per le risorse naturali (NAT) del Comitato europeo delle regioni (CdR). In vista di un parere fondamentale sul argomento pronto per l’adozione A la prossima sessione plenaria, locale e regionale capi hanno discusso lo stato attuale dell’agricoltura in Europa e hanno presentato le loro priorità al professor Peter TagliapagliaPresidente del dialogo strategico su UNagricoltura lanciato dalla Commissione Europea.
Durante l’incontro, i membri della NAT hanno eletto il loro nuovo presidente, Karsten Uno Pse fate (DK/PSE), consigliere regionale della regione della Danimarca meridionale, in sostituzione di Isilda Gomes (PT/PSE), neoeletta deputata al Parlamento europeo.
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Professore Peter TagliapagliaPresidente del Dialogo strategico sul futuro dell’agricoltura, ha condiviso con i membri della NAT lo stato di avanzamento delle discussioni in corso nell’ambito del dialogo. I leader locali e regionali forniscono suggerimenti concreti nelle loro opinione sul futuro della politica agricola comune (PAC), guidato dai correlatori Isilda Gomes (PT/PSE) e Piotr Calbecki (PL/PPE), presidente della regione Kujawsko-Pomorskie. Il parere sarà adottato ufficialmente nel corso della prossima sessione plenaria del CdR, il 19 giugno.
Il professor Strohschneider ha dichiarato che il dialogo strategico sta sviluppando un approccio sistemico al settore alimentare e agricolo. Le voci dei cittadini e delle parti interessate vengono ascoltate con l’obiettivo di raggiungere raccomandazioni consensuali per conciliare l’agricoltura e la conservazione della natura. Il rapporto finale descriverà in modo convincente come l’agricoltura può essere redditizia e responsabile in termini di ecologia, alimentazione, sviluppo sostenibile e cambiamento climatico.
I leader locali e regionali accolgono con favore le prime linee tracciate dal dialogo strategico, come la priorità data al ricambio generazionale e la semplificazione delle procedure amministrative, ma chiedono che la PAC si trasformi in una politica agricola equa, sostenibile e basata sulla solidarietà a vantaggio degli agricoltori, delle regioni, dei consumatori e dei cittadini e insistono sulla necessità di aumentare la partecipazione delle regioni alla futura gestione della PAC.
IL risultati In questo contesto è stata presentata anche la seconda consultazione della rete degli hub regionali del CdR (RegHub), che mette in evidenza le esperienze regionali nell’attuazione e nella valutazione dei piani strategici della PAC. Il rapporto sottolinea la necessità di procedure semplificate, riduzione degli oneri burocratici e maggiore flessibilità nell’accogliere le specificità regionali all’interno dei piani strategici. Le principali raccomandazioni includono una maggiore regionalizzazione della PAC e la creazione di canali di comunicazione diretti con la Commissione europea. Questi risultati rafforzano le richieste avanzate da tempo dal CdR.
Infine, i membri della NAT hanno discusso della cooperazione tra il CdR e l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO). Il direttore dell’ufficio di collegamento della FAO a Bruxelles, Raschad Al-Khafaji presentato a progetto SU consegnando un totale di 1.500 tonnellate di foraggio per animali nella Striscia di Gaza per salvaguardare la resilienza della produzione alimentare e dell’agricoltura locale in mezzo al rischio imminente di carestia.
Turismo delle radici
L’Europa rimane il luogo più visitato a livello globale, il che presenta sia opportunità significative che sfide per il turismo. Oggi i membri della commissione NAT hanno adottato un opinione sostenere la promozione del turismo radicale – viaggiare nei luoghi propri, o della propria famiglia, parenti o origine ancestrale – per una rivitalizzazione locale sostenibile. Il parere è presentato dal relatore Giuseppe Varacalli (IT/Rinnova), alla presenza dell’avv Sofia Gutiérrezvicedirettore del dipartimento per lo sviluppo sostenibile Turismo delle Nazioni Uniteun’agenzia delle Nazioni Unite. Regioni, città, paesi e villaggi sono fondamentali nella promozione del turismo sostenibile e richiedono politiche turistiche decisive e esplorano lo sviluppo di meccanismi di finanziamento adeguati. In questo contesto, il turismo radicale dovrebbe essere riconosciuto come un motore chiave dello sviluppo culturale ed economico.
Relatore Giuseppe Varacalli (IT/Renew), consigliere comunale di Gerace, ha dichiarato: “Il turismo delle radici ha una forte dimensione locale e regionale attraverso la conservazione e la valorizzazione del paesaggio, della natura, del territorio tradizioni e patrimonio culturale. Può beneficio le imprese locali, i negozi, i ristoranti possono stimolare imprenditoria, lo sviluppo di nuove imprese, infrastrutture e servizi pubblici che migliorino la vita dei residenti soprattutto nei paesi e nei piccoli centri che potrebbero ritrovare nuova vitalità.”
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