Donald Trump è sempre più pessimista riguardo al futuro dell’America. Questo è quanto emerge dall’analisi di New York Times sugli ultimi interventi pubblici di magnate che tradiscono una visione del Paese molto più oscura di quella esposta in passato dallo stesso ex presidente. E ora che i sondaggi gli danno il 50% di possibilità di ritornare casa Bianca, Il Paperino ha deciso di rilasciare una lunga intervista a Tempo per spiegare chiaramente come intende riportare in vita il sogno americano, a modo suo.
Il fronte interno
L’intervista copre tutti i principali temi della campagna elettorale e si apre con l’ammissione da parte del miliardario dell’errore più grande commesso durante i suoi anni a Washington. Era “troppo gentile” con chi lo criticava, spiega Trump nella sua Versailles a Mar-a-Lago. Quando il giornalista lo incalza sul perché gli elettori americani dovrebbero fidarsi nuovamente di lui se anche molti dei suoi ex collaboratori hanno smesso di sostenerlo, il candidato repubblicano risponde che li ha lasciati andare”perché ho un cuore. Non voglio mettere in imbarazzo nessuno” ma, precisa, da adesso in poi non sarà più così.
Sono numerosi i passaggi dell’intervista destinati ad attirare l’attenzione dei media. Se rieletto, l’ex presidente conferma di voler deportare milioni di migranti”,15, forse 20 milioni di persone, alla scadenza del mandato Bidenmolti dei quali provenivano da carceri e ospedali psichiatriciIl rappresentante repubblicano intende costruire campi di detenzione e coinvolgere sia la Guardia nazionale che l’esercito per fermare”un’invasione su una scala probabilmente mai sperimentata da nessun altro paese”. Quando l’intervistatore gli ricorda l’esistenza di una legge, la La società può agire, che vieta lo schieramento di soldati americani contro i civili, il miliardario non vacilla. I migranti”non sono civili. Sono persone che non si trovano legalmente nel nostro Paese”.
Consapevole dei rischi politici, Trump ribadisce la volontà di lasciare la parola agli Stati sulla questione aborto. Appare però più chiaro su altre questioni interne come la difesa dei ribelli che hanno partecipato all’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021 – “sono patrioti” – e l’autonomia della figura del procuratore generale contro la quale l’ex protagonista L’apprendista evoca la minaccia di licenziamento in caso di mancato allineamento alle direttive provenienti dallo Studio Ovale.
L’agenda internazionale
Le dichiarazioni di Trump sulla politica estera suscitano non meno interesse e preoccupazione. Per quanto riguarda il Medio Oriente, il magnate ammette che”c’è stato un tempo in cui pensavo che due Stati potessero funzionare, ora penso che questa soluzione sarà molto, molto difficile“. La coesistenza pacifica tra palestinesi e israeliani è”molto spiacevole“, aggiunge il candidato alla presidenza, non risparmiando critiche al primo ministro Benjamin Netanyahu per la sua gestione del conflitto nel Striscia di Gaza e per essersi sottratto in extremis all’operazione americana che nel gennaio 2020 portò all’uccisione di Soleimani, il temibile generale dei Pasdaran, a Baghdad.
Trump riafferma la necessità che gli alleati aumentino gli stanziamenti per la difesa come condizione per la continuazione dell’impegno internazionale degli Stati Uniti. Quello delle pressioni sui partner europei della Nato è un tema noto, ma l’ex presidente richiama l’attenzione anche sulla situazione in Estremo Oriente, alle prese con le minacce di Pyongyang e Pechino contro Taiwan. Ci sono migliaia di soldati americani in Corea del Sud.”che si trovano in una posizione precaria. Non ha senso. Perché dovremmo difenderli? Stiamo parlando di una nazione ricca”, sostiene il miliardario.
Insomma, l’instabilità internazionale non sembra spaventare più di tanto Trump, che invece lancia l’allarme contro il”fascisti“al governo. “Il nemico interno per il nostro Paese è più pericoloso dei nemici esterni come Cina, Russia e altri”, dichiara il candidato repubblicano.
Parole che assumono un significato inquietante per chi ha visto Guerra civileil film è incentrato su uno spaventoso futuro distopico in America che sta riscuotendo successo nelle sale cinematografiche nelle ultime settimane stati.