IL valle della moda dell’Emilia-Romagna non perde di vista l’obiettivo qualità del prodotto e processi produttivi con una forte attenzione sostenibilità ambientale. Questo anche grazie al supporto di Regione Emilia Romagna con misure, che dal 2021 ad oggi, hanno Finanziati 140 interventi con oltre 7,2 milioni.
Misure regionali, con fondi europei Fesr, FSE Plus e Pnrrper sostenere gli investimenti in innovazione, ricerca, internazionalizzazione e formazionededicato alle aziende e ai dipendenti del settore moda dell’Emilia-Romagna.
In Emilia-Romagna 15mila imprese
È il dipinto presentato a Bologna all’ tavolo permanente del settore moda della Regione, presieduta dall’assessore regionale allo sviluppo economico e al lavoro, Vincenzo Colla. Il tavolo, che coinvolge istituzioni, aziende dal tessile alle calzature, commercio, università, Unioncamere e del sistema della formazione e della ricerca, non ha nascosto la fase di rallentamento in corso, che interessa l’intero settore, in Italia e all’estero. Ma guarda avanti, puntando al rilancio del settore, che oggi quasi conta 15mila aziende e 64mila dipendentie prospettive future.
Nuovi bandi
Oltre a valutare l’impatto delle risorse e dei bandi a sostegno degli investimenti nel settore della moda in Emilia-Romagna, l’incontro ha presentato un’analisi dettagliata della morfologia delle imprese. Varie misure annunciate dalla Regione per il 2024: i nuovi bandi FESRtra cui uno sulle filiere, un bando specifico sulla formazione delle professionalità richieste dal settore moda, un bando per il sostegno dei negozi di prossimità e un bando progetto sfide moda sul Piattaforma degli eroi Di Arte-ER finalizzato a individuare le sfide per l’innovazione di processo e/o di prodotto utili al sistema, facendo dialogare le aziende del settore moda con la comunità degli innovatori.
Colla: “Tecnologia e competenze anche nelle piccole imprese”
“Siamo nel pieno di un ridisegno della morfologia delle imprese del settore, oggi ancora troppo frammentata – ha commentato l’assessore regionale allo sviluppo economico, green economy, lavoro e formazione, Vincenzo Colla-. Dobbiamo lasciarlo entraretecnologia e competenze anche nelle piccole imprese, promuovendo alleanze di filiera dalla produzione alla vendita, per mantenere elevata la qualità del prodotto e favorire la tracciabilità. Per questo confermiamo il nostro sostegno agli investimenti in tecnologia, sostenibilità, certificazione, ricerca e formazione dei lavoratori, tutti elementi fondamentali per far crescere dimensione e struttura delle imprese e dare forza e prospettive al settore”.
L’assessore Colla ha inoltre annunciato che solleciterà il Ministero dell’Impresa e del Made in Italy a riconvocare l’Assemblea tavolo della moda nazionalea un anno dall’ultimo incontro, per fare il punto sulle risorse del Pnrr, condividere buone pratiche, coordinare gli interventi e chiedere sostegno alle imprese e ai lavoratori del settore.
La moda in Emilia-Romagna: una fotografia del settore
Sono in Emilia Romagna 14.951 aziende attive (in calo di 697 unità rispetto al 2021) nel settore moda e 64.198 occupati (-4041 rispetto al 2021). In tre anni, inoltre, si registra una diminuzione delle imprese individuali (-15,3%) a fronte di un aumento delle società di persone (+6,8%) e delle società di capitali (+12,8%).
Sono 6.266 le aziende che appartengono al settore manufatturiero (industrie tessili, confezione di articoli di abbigliamento, lavorazione di pelletteria e affini nonché gioielleria, bigiotteria, oreficeria e accessori) dove si concentrano i due terzi degli occupati, con 34.736 unità. Sono invece 23.976 le persone impiegate nelle 6.653 aziende del territorio settore commerciale che comprende la vendita all’ingrosso di prodotti tessili, di abbigliamento e calzature nonché la vendita al dettaglio di abbigliamento. Le imprese di progetto sono 2.032 e impiegano 5.486 persone.
A questi numeri vanno aggiunte anche le 3.296 attività (con 11.865 occupati) di commercio al dettaglio ambulante di prodotti tessili, abbigliamento e calzature: questo settore raggiunge oltre il 60% degli imprenditori stranieri, contrariamente a quanto accade in altri settori, in cui gli ambulanti sono oltre il 70% italiani.
Attività finanziate nel triennio
Attraverso bandi finanziati con risorse europee Programma FESR 2021-2027la Regione ha finanziato in dettaglio 35 progetti per aumentare i livelli di digitalizzazione nelle aziende con contributi di 2,5 milioni di euro; 42 per la partecipazione eventi fieristici all’estero nel 2022 e 2023, per quasi 730mila euro; 10 progetti di internazionalizzazione per le PMI per 470mila euro; 4 progetti di efficienza energetica (contributo di 265 mila euro), 19 progetti a imprese femminili (495 mila euro); investimenti produttivi per 458 mila euro; ricerca collaborativa per oltre 600mila euro; ricerca industriale strategica per 1 milione di euro; sostegno alle startup per 34 mila euro; e contributi a imprese culturali e creative per quasi 1,2 milioni di euro.