IL telecomunicazioni fanno la differenza e per l’Europa sono l’unica 5G è unopportunità da trilioni di dollari. Così sostiene Vodafone in un rapporto che stima l’impatto della modernizzazione delle reti con il 5G su settori come industria e trasporti e più in generale sulle aziende del Vecchio Continente. Secondo lo studio, intitolato “Perché le telecomunicazioni sono importanti”, la sola digitalizzazione dell’industria secondo il modello 4.0 genererebbe per il solo settore manifatturiero un valore stimato in 2.000 miliardi di dollari l’anno. E per la cosiddetta quarta rivoluzione industriale, come è noto, il 5G è fondamentale. E le piccole e medie industrie spesso non possono permettersi di costruire reti 5G private per uso proprio, dovendo fare affidamento su di esse 5G autonomo (5GSA).
Ma la connettività e la digitalizzazione potrebbero rappresentare un volano per la produttività di molti settori, non solo manifatturiero, e per l’economia europea nel suo insieme. Solo il 27% delle piccole e medie imprese europee vanta elevati livelli di adozione del digitale (rispetto al 54% delle aziende più grandi) e quasi tutte, il 94%, potrebbero limitare il rischio investendo nella digitalizzazione. E servirebbero soprattutto prodotti e soluzioni pronti all’uso e prezzi accessibili, sottolinea Vodafone.
Nel assistenza sanitariaIn particolare, il 5G è essenziale per i servizi di telemedicina e il monitoraggio remoto dei pazienti, nonché per applicazioni più futuristiche come la formazione medica in realtà aumentata. Nel’agricolturaD’altro canto, la digitalizzazione basata sull’Internet delle cose può aiutare nello studio e nell’ottimizzazione delle colture. A ciò possono inoltre contribuire le applicazioni di connettività intelligente, come i contatori intelligenti, e le soluzioni per la gestione del consumo energetico degli edifici ridurre le emissioni di gas inquinanti.
Lo studio Vodafone calcola che per ciascun Paese dell’Unione Europea, un aumento del 10% del punteggio del Digital Economy and Society Index (Desi) porterebbe a sua volta ad un aumento del Pil pro capite dello 0,65%. Se tutti gli Stati membri raggiungessero un punteggio Desi pari a 90 entro il 2027, il PIL pro capite in tutta l’UE aumenterebbe del 7,2% e il PIL dell’Unione Europea aumenterebbe di oltre mille miliardi di euro.
Obiettivo: accelerare l’adozione del 5G
Questa è la posta in gioco, ma in Europa l’adozione di 5G autonomo (5GSA) procede lentamente, soprattutto a causa degli investimenti pubblici insufficienti. Siamo lontani dall’obiettivo di estendere la copertura 5GSA all’81% della popolazione entro il 2030, come previsto dalla strategia Decennio Digitale della Commissione Europea. L’ultimo rapporto afferma inoltre che il 5G “non è ancora di qualità quando si tratta delle aspettative degli utenti finali e delle esigenze del settore, oltre ad affrontare il divario tra zone rurali e urbane”. Considerando la continua crescita della sfera Internet delle cose (passeremo dai 15,1 miliardi di oggetti IoT censiti nel 2020 a oltre 29 miliardi nel 2030), ci sarà ancora più bisogno di reti mobili per supportare questi dispositivi e applicazioni connesse.
Da qui l’appello, anche politico, di Vodafone: “Il mandato quinquennale del prossimo Parlamento europeo e della prossima Commissione deve consentire all’Europa di correggere il proprio obiettivo, riavviando le normative esistenti sulle telecomunicazioni e creando un quadro di mercato unico che attiri gli investimenti necessari per implementare rapidamente la 5GSA”. ritmo”, ha detto Joakim Reiter, responsabile degli affari esterni e aziendali di Vodafone. Oltre alle normative e agli investimenti, un terzo pilastro per l’adozione diffusa del 5G sono le competenze digitali, sia di base che avanzate. Secondo le stime della Commissione Europea, oggi la metà dei professionisti possiede competenze digitali, ma entro il 2030 il 90% delle posizioni lavorative le richiederà. Inoltre, al momento l’Unione Europea copre solo il 47% del fabbisogno di professionisti ICT nelle sue aziende e nelle pubbliche amministrazioni, stimato in circa 20 milioni di persone.