Negli ultimi mesi il governo dell stati Uniti ha avviato una vasta operazione volta a contrastare una vasta rete di Hacker cinesi che aveva compromesso migliaia di dispositivi elettronici connessi a Internet. Nello specifico, il Dipartimento di Giustizia e il Federal Bureau of Investigation (FBI) hanno cercato e ottenuto l’autorizzazione legale per disabilitare da remoto alcuni aspetti di una presunta campagna di hacking cinese.
Gli Usa contro gli hacker cinesi
La notizia è stata diffusa da fonti anonime della sicurezza statunitense citate dalla stampa statunitense. Il gruppo di hacker al centro degli attacchi informatici, chiamato Volt Tifoneavrebbe suscitato grande allarme tra i funzionari dell’intelligence americana e della sicurezza nazionale, secondo i quali le sue attività rientrano nell’ambito di “di uno sforzo più ampio volto a compromettere il Infrastrutture critiche occidentali“, incluso porti navali, fornitori di servizi Internet e di servizi di base.
IL Campagna informatica del gruppo di hacker cinesi sarebbe venuto alla luce già nel maggio 2023, ma alla fine dello scorso anno l’operazione si sarebbe ulteriormente ampliata e sarebbe diventata più sofisticata in termini di tecniche e risorse utilizzate, tanto da innescare incontri tra la Casa Bianca e le principali aziende del settore informatico e delle telecomunicazioni. Secondo alcune indiscrezioni, le autorità americane sarebbero intervenute per paura che il Cinese mira ad ottenere il controllo remoto delle infrastrutture critiche nazionali, disabilitandone o complicandone il funzionamento in caso di conflitto.
L’accusa dell’FBI
Il direttore dell’FBI, Chris Wray, ritiene che gli hacker del governo cinese siano determinati a prendere di mira le infrastrutture americane critiche come gli impianti di trattamento delle acque e i sistemi di trasporto. Nel suo rapporto alla Commissione della Camera sul Partito Comunista Cinese, istituita lo scorso anno per contrastare le ambizioni globali di Pechino e presieduta dal partito repubblicano Mike Gallaghersecondo una copia del rapporto, Wray affermerà che esiste “troppo poca attenzione da parte del pubblico” su una minaccia informatica che colpisce “ogni americano“.
“Gli hacker cinesi si stanno posizionando sulle infrastrutture americane per prepararsi a devastare e causare danni reali ai cittadini e alle comunità americane se e quando la Cina deciderà che è giunto il momento di colpire.“, è la posizione di Wray. Gli avvertimenti in questione seguono le valutazioni delle società di sicurezza informatica, tra cui Microsoft, che lo scorso maggio aveva lanciato l’allarme sull’attacco alle infrastrutture critiche sul suolo americano da parte di hacker del governo cinese. Queste azioni potrebbero fornire la base tecnica per una potenziale interruzione delle comunicazioni critiche tra gli Stati Uniti e l’Asia durante una possibile crisi futura.
Wray e altri alti funzionari statunitensi da anni lanciano l’allarme non solo sull’abilità di hacking del governo cinese, ma sulla determinazione di Pechino a rubare il competenza scientifico e industriale delle aziende americane. Egli muove accuse che Pechino ha più volte definito infondate, nonostante fossero spesso accompagnate da prove circostanziate. “Oggi, e letteralmente ogni giorno, attaccano attivamente la nostra sicurezza economica commettendo furti“in termini di innovazione”e dati personali e aziendali“disse Wray.