Bruxelles – “I finanziamenti all’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (UNRWA) non dovrebbero essere tagliati), perché se tagliamo i finanziamenti aUNRWA colpiamo l’intero popolo palestinese”. Il capo della diplomazia dell’UE, Josep Borrell, invita alla calma e al pragmatismo. La possibilità che qualcuno dall’interno dell’organismo delle Nazioni Unite possa aver aiutato Hamas a colpire Israele il 7 ottobre è grave e la Commissione non sottovaluta la questione, ma l’Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza ricorda qual è la posta in gioco.
“Se si eliminano i finanziamenti, non si possono aiutare i palestinesi”, peggiorando una situazione che, dal punto di vista umanitario, preoccupa sempre più l’Europa. “Dobbiamo continuare a lavorare con l’UNRWA“, afferma Borrell al suo arrivo al Consiglio europeo per il vertice dei capi di Stato e di governo dell’Ue. Ci invita a lasciare che l’indagine faccia il suo corso, senza compromettere un lavoro indispensabile. E aggiunge che dal punto di vista europeo non c’è alcuna intenzione di procedere con la linea intransigente. “L’Unione Europea non ha deciso di sospendere i finanziamenti all’UNRWA“, mette in chiaro. Ci sono i opportune verifiche, come peraltro annunciatoche è diverso.
Borrell sa di poter contare sul sostegno dei leader europei. Uno di loro è il primo ministro irlandese, Leone Varadkar. “Abbiamo bisogno di un cessate il fuoco umanitario a Gaza”, ha sottolineato anche prima di prendere parte ai lavori del vertice del Consiglio europeo. In questa prospettiva di cessate il fuoco umanitario, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi ha ancora un ruolo da svolgere. Borrel è categorico al riguardo. “Non esiste alternativa all’UNRWAcome hanno detto chiaramente le Nazioni Unite, se si vuole mantenere in vita queste persone.”